Ora le aritmie sono curate dal cardiologo con il computer

Nella modernissima sala operatoria il paziente è solo con un infermiere che gli parla per tranquillizzarlo. Il medico siede fuori, davanti al computer e muove un mouse per operarlo al cuore. Sullo speciale schermo da 8 milioni di pixel (invece dei 2 normali) guida un sondino con elettrocatetere per diagnosticare e curare le aritmie cardiache, in particolare la fibrillazione atriale.
Sembra di essere alla Nasa, ma siamo in Emilia Romagna, nel futuristico centro di Aritmologia del Maria Cecilia Hospital (Ravenna). In Italia è l’unico dotato del sistema Mediguide al mondo ce n’è solo un altro all'università di Lipsia),che crea un campo magnetico operatorio per intervenire sul cuore senza i dannosi raggi x e con una nuovissima tecnologia.
Il professor Carlo Pappone nel 2006, ha eseguito un intervento via catetere da Boston su un paziente ricoverato a 4 mila miglia di distanza, al San Raffaele di Milano, dove, per un decennio è stato direttore del dipartimento di aritmologia ma 2 anni fa si è trasferito con il suo team di giovani altamente specializzati al Maria Cecilia, fiore all’occhiello del Gruppo Villa Maria, che ha 23 ospedali e 4 polimambulatori in 8 regioni italiane e ha voluto fare grandi investimenti sulle più moderne tecnologie. Mediguide usa a fini medici un sistema satellitare bellico creato dai militari israeliani per consentire agli elicotteri di individuare i bersagli.
«Ci sono voluti 12 anni per mettere a punto questa tecnologia - spiega Pappone- e ora ha enormi possibilità di sviluppo per interventi di angioplatica, per altre patologie cardiache e per alcuni tumori al cervello. Grazie ad una connessione via internet a costo 0 l’operazione si può fare in qualsiasi parte del mondo, offrendo grandi opportunità anche a malati che non si trovano in strutture ad alta specializzazione. É utile anche per addestrare nuovi medici che possono entrare nei corsi virtuali del programma di addestramento». Quello dell’Accademia di aritmologia al Maria Cecilia è, infatti, il primo centro internazionale di training aritmologico.

«Abbiamo allestito in 6 mesi - spiega il vicepresidente del GVM, Bruno Biagi - le sale operatorie con un investimento tra i 15 e i 20 milioni di euro. Sui 2.500 pazienti l’anno che si rivolgono al centro a spese del servizio sanitario nazionale il 70 per cento viene da altre regioni».

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