Giornata mondiale dei nonni: patrimonio universale nella fede e nella società

La Giornata mondiale dei nonni e degli anziani ha radici religiose, si ricordano i nonni di Gesù, i santi Anna e Gioacchino

Giornata mondiale dei nonni: patrimonio universale nella fede e nella società

A luglio c’è una festa religiosa che omaggia i nonni. Si tratta della Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, una ricorrenza nata in tempi relativamente recenti con il fine di ricordare il patrimonio culturale, affettivo e umano rappresentato dai nonni e dai senior, un patrimonio che non va valutato soltanto all’interno della famiglia - perché c’è anche chi non ne ha una - ma in senso universale.

Che cos’è la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani

La giornata mondiale dei nonni e degli anziani è una ricorrenza istituita nel 2021 da papa Francesco. Viene festeggiata ogni quarta domenica di luglio, per essere temporalmente vicina al 26 luglio, giorno in cui la Chiesa cattolica ricorda due nonni molto speciali, ovvero i santi Anna e Gioacchino, che furono i nonni di Gesù.

Per questa ragione la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani non va confusa, ad esempio, con la Festa dei nonni, che è invece una ricorrenza laica di ascendenza statunitense e che ricorre ogni 2 ottobre.

Giornata dei nonni e degli anziani

Abbiamo bisogno di un cambiamento profondo, di una conversione - ha scritto il pontefice in un suo messaggio dedicato alla Giornata mondiale dei nonni - che smilitarizzi i cuori, permettendo a ciascuno di riconoscere nell’altro un fratello. E noi, nonni e anziani, abbiamo una grande responsabilità: insegnare alle donne e gli uomini del nostro tempo a vedere gli altri con lo stesso sguardo comprensivo e tenero che rivolgiamo ai nostri nipoti. Abbiamo affinato la nostra umanità nel prenderci cura del prossimo e oggi possiamo essere maestri di un modo di vivere pacifico e attento ai più deboli. La nostra, forse, potrà essere scambiata per debolezza o remissività, ma saranno i miti, non gli aggressivi e i prevaricatori, a ereditare la terra”.

La storia dei santi Anna e Gioacchino

Giornata dei nonni

I santi Anna e Gioacchino, come detto, sono stati i genitori della Madonna e quindi i nonni di Gesù Cristo: è dalla loro figura che scaturisce la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. I loro nomi significano rispettivamente “grazia” e “Dio rende forti”. Di loro si ha traccia soprattutto nelle scritture apocrife, come il protovangelo di san Giacomo.

In base all’agiografia, Anna e Gioacchino erano due anziani sposi senza figli. Un giorno l’uomo si recò al tempio di Gerusalemme con delle offerte, ma il gran sacerdote lo redarguì: Gioacchino non era stato investito dalla benevolenza del Signore perché non aveva avuto figli. Così l’uomo, dopo aver constatato che il gran sacerdote diceva il vero, si ritirò in preghiera per un periodo lungo 40 giorni e 40 notti.

Anche Anna pregò, per ottenere una gravidanza anche se lei e il marito erano in età sterile, e per il ritorno di Gioacchino, del quale sentiva la mancanza. Le apparve quindi un angelo che le profetizzò che avrebbe dato alla luce una bambina del quale il mondo intero avrebbe parlato.

I due chiamarono appunto la figlia - che sarebbe poi divenuta la madre di Gesù - Maria, nome che significa “prediletta dal Signore”, e all’età di 3 anni la portarono al tempio di Gerusalemme per consacrarla, come avevano promesso a Dio durante le loro preghiere.

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