La moda anni '50: perché ha fatto la Storia del look

Un excursus sulla moda anni '50: ecco come vestivano le donne negli anni del boom economico, spesso ispirandosi alle attrici del cinema

La moda anni '50: perché ha fatto la Storia del look

La moda anni '50 vive di tanto in tanto un revival, in particolare su alcuni dettagli relativi ad abbigliamento e accessori di quegli anni straordinari. Fu infatti un tempo di prosperità per il Nord e l’Occidente del mondo: dall’Italia del boom economico (e del baby boom) agli Stati Uniti del grande cinema con Marilyn Monroe e James Dean, fino al Regno Unito che iniziava a conoscere la sua nuova regina, Elisabetta II.

I fatti storici si sono tradotti spesso in tendenze e fenomeni della moda: mentre in Italia l’industria della moda inizia a rifiorire dopo la guerra, diventando leader mondiale del buongusto e dello stile, le donne più in vista a livello internazionale, da Elisabetta a Marylin, passando per Grace Kelly e Brigitte Bardot indossano capi che vengono ammirati e copiati dalle donne di tutto il mondo.

Il revival di questi capi è legato all'idea degli anni '50 come mitica età dell'oro, culturalmente ed economicamente parlando, ma anche all'effetto nostalgia che questo abbigliamento ricrea tra le generazioni over 60.

Moda anni '50: la vita stretta e le riprese

Rita Hayworth

Gli anni '50 sono anche gli anni delle maggiorate e non solo al cinema: anche le donne che non appartengono al mondo dello spettacolo mettono in evidenza in questi anni seno e fianchi, sottolineando delle forme “a clessidra”, a volte reali, altre volte solo apparenti. Tutto merito dei vestiti e in particolare della vita stretta e alta sia per gonne che per pantaloni femminili, le camicette che non fuoriescono mai dal capo di sotto, maglie e camicie con doppia ripresa sul décolleté. È in un certo senso il trionfo della femminilità più atavica: la donna clessidra, come nell’arte preistorica, rappresenta l’idea di prosperità, di ricchezza, di benessere. Anche le scollature iniziano a essere molto profonde, con tagli diversi: quadrata, a V, a barca o rotonda per lo più.

Moda anni '50: le gonne a campana

Marilyn Monroe in "Quando la moglie è in vacanza"

Non sempre però i fianchi ampi, molto presenti nei diversi tagli di pantaloni, vengono sottolineati, perché spesso le donne li occultano sotto grandi gonne a campana (o anche a mezza campana), che possono essere sostenute o meno da rigide sottovesti in tulle o taffettà, che davano quel peculiare aspetto trapezoidale del capo. Si tratta di un capo bon ton, da signore e signorine perbene, anche se qualcuno l’ha utilizzato in modo decisamente sexy: è proprio a campana la gonna che Marilyn lascia svolazzare sopra una fresca grata stradale in “Quando la moglie è in vacanza”.

Moda anni '50: i pantaloni da donna Capri

Brigitte Bardot

Tra i modelli di pantaloni, si fa sempre più strada il modello Capri, concepito alla fine degli anni '40, ma portato in auge nei '50 da attrici molto amate come Audrey Hepburn e BB. Si tratta di pantaloni un po’ più corti della caviglia, con il bordo che arriva alla fine del polpaccio: un vedo-non vedo incredibilmente sexy per l’epoca ma al tempo stesso elegante e raffinato. Per quanto riguarda le fantasie utilizzate in gonne e pantaloni, persiste in questi anni una certa tendenza al colore, espresso soprattutto da righe per lo più orizzontali, pois grandi e piccoli e tartan in tutte le salse.

Moda anni '50: i giovani, dal bon ton alle Pink Ladies

Nessuna via di mezzo: le ragazze degli anni '50 sono nell'apparenza (e nel ritratto dei mass media) sante o spregiudicate in base al loro abbigliamento. Le signorine vestono bon ton, con gonne a mezza campana e nessuna sottoveste rigida, i twin set composti da maglioncino e cardigan nello stesso tessuto e nello stesso colore, ma anche le polo e i cardigan chiari gettati sulle spalle.

Di contro, le Pink Ladies - dal nome delle cattive ragazze di Grease - indossano tessuti lucidi e imbottiti, vestono in maniera provocante e soprattutto gonne nere a tubino sotto scollature vertiginose. Uno iato così profondo tra due look filosofici tanto differenti non si sarebbe verificato più nella storia della moda.

Moda anni '50: gli accessori, dai collant ai foulard

Elizabeth Taylor in viaggio di nozze con Eddie Fisher

Se per le calzature iniziano a diffondersi quelle che oggi si potrebbero definire grandi classici, come le sling back e le open toe, soprattutto tra i sandali estivi, diverso è il discorso per le calze, che vedono un tramonto appena prima dell’avvento, alla fine del decennio, dei collant: niente nylon e lycra quindi, ma calze di seta, trasparenti, un po’ rigide e non sempre facili da indossare, da tener su con il

reggicalze.

Infine gli anni '50 sono stati gli anni dei foulard, da indossare in tutti i modi possibili, come fusciacca su un paio di pantaloni Capri, come decorazione o protezione per i capelli oppure al collo.

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