da Milano
Dopo sette mesi di battaglia si avvicina la soluzione per il rebus Antonveneta. Tra oggi e domani Popolare Italiana e Abn Amro dovrebbero vedere riunirsi i rispettivi consulenti, tra i quali i contatti sono continui. Il summit, sfruttando la disponibilità a trattare emersa nella verifica di martedì scorso a Londra, sembra essere loccasione per abbozzare un primo compromesso.
Tanto che in settimana potrebbe essere convocato il Cda di Bpi per valutare il lavoro svolto dagli advisor e avviare una trattativa in esclusiva con Abn. A vedere di buon occhio il disimpegno della ex Lodi sembra infatti essere la stessa Bankitalia, ai cui vertici venerdì scorso ha fatto visita lamministratore delegato di Bpi, Giorgio Olmo. Segnali di distensione verso Abn emergono anche da unintervista al Corriere della Sera del banchiere che ribadisce come Gianpiero Fiorani rimanga il punto di riferimento del gruppo augurandosi un suo ritorno. Se la parte finanziaria dellaccordo è più o meno definita e vedrebbe Amsterdam rilevare il 40% di Antonveneta nelle mani di Lodi riconoscendo 26,5 euro per azione, le posizione restano tuttavia più lontane sulle proporzioni dello spezzatino degli sportelli chiesto da Bpi (cui potrebbe restare anche Interbanca).
La settimana appare decisiva anche sul fronte Bnl-Unipol. Nel gruppo assicurativo è infatti tutto pronto per materializzare sui giornali di domani il prospetto informativo «corretto» secondo le integrazioni richieste dalla Consob. A patto tuttavia di ottenere in tempo lassenso degli uffici dellAuthority che avrebbero ricevuto il documento nel pomeriggio di venerdì e non sono tenuti a dare una risposta immediata.
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