DENUNCIA. È la classica coperta troppo corta. Che attualmente nei Paesi Baschi sembra stia lasciando senza protezione parte della popolazione. Già, perché la polizia locale, la Ertzaintza, è complessivamente in deficit di 584 agenti. Una carenza di organico che - secondo il quotidiano indipendentista Gara - è direttamente dovuta alla strategia dei vertici della polizia regionale: aumentare le forze per la lotta a Eta e ai movimenti separatisti anche a costo di privare le città dei necessari agenti.
L'ULTIMA GOCCIA. La denuncia, mossa dagli ambienti più critici nei confronti dell'autorità centrale di Madrid, ha preso il la dopo la costituzione della cosiddetta «Brigada de refuerzo», un corpo speciale di circa 40 agenti chiamati a «mantenere l'ordine» durante le tante feste estive nei Paesi Baschi. Un corpo che - sempre secondo la sinistra abertzale - è stato costituito soprattutto per impedire manifestazioni pro-amnistia, il volantinaggio, l'esibizione delle foto dei prigionieri politici, ecc. Un corpo di polizia di cui comunque in molti non sentivano la mancanza.
SQUILIBRIO. Ecco dunque che il quotidiano donostiarro Gara ha fatto i conti in tasca - pardon, in commissariato - alla Ertzaintza. Scoprendo che i numeri parlano chiaro. A fronte di 8mila agenti, la polizia ne conta solamente 7.683, ma un'analisi più attenta dimostra come all'interno ci sia un'ulteriore ragione di squilibrio. Già, perché la divisione antiterrorista, potenziata dal ministero degli Interni, conta più agenti del previsto. Tra servizi informativi, di intercettazione e di investigazione, ci sono 355 agenti in esubero. Mentre per quanto riguarda la sicurezza civile esiste un «buco» di 584 agenti. La critica, insomma, è semplice: per colpire in maniera sempre più decisa i fiancheggiatori di Eta e della sinistra indipendentista, si «dimenticano» i cittadini.
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