"Il modello italiano è un modello autoritario. Lo Stato autoritario che adotta misure di polizia ha i risultati che vedete…La prima cosa il coraggio e quando non si ha coraggio si cade negli errori". Così Edward Luttwak, noto economista e politologo, boccia in toto il modo in cui la maggioranza giallorossa e lo stesso presidente del Consiglio stanno affrontando la pandemia di coronavirus.
Ospite del salotto televisivo di Quarta Repubblica, il programma di approfondimento politico condotto da Nicola Porro nella prima serata di Rete Quattro, il saggista statunitense bacchetta non poco il governo italiano e il suo premier.
La trasmissione della rete Mediaset è tornata in onda dopo un mese: era stata infatti interrotta circa un mese fa a causa della positività al coronavirus del giornalista e conduttore. Come noto, infatti, Porro ha contratto l'infezione da Covid-19 e dopo alcune difficili settimane ne è uscito vincitore sconfiggendo il coronavirus. Ieri, appunto, il ritorno in televisione e durante la messa in onda non sono certo passate inosservate le parole di Luttwak, che ha voluto puntare il dito contro l'inquilino di Palazzo Chigi e l'esecutivo dei giallorossi, non condividendo in toto la forma e il contenuto delle stringenti misure di contenimento contro la pandemia adottate dal governo con il decreto d'urgenza Cura Italia.
Argomentando il suo punto di vista, infatti, il politologo ha detto chiaro e tondo che quello italiano è un modello autoritario da Stato di polizia. Per una mancanza di coraggio di fondo da imputare alle autorità e alle istituzioni. Insomma, secondo Luttwak il presidente del Consiglio e il governo centrale di Roma hanno gestito il tutto con qualche timore di troppo, oltre che con qualche errore comunicativa di troppo. E secondo il suo pensiero, a causa di questa "pavidità", il Belpaese starebbe pagando un prezzo ancor più alto di quello presentato dal conto firmato coronavirus: "L'Italia sta perdendo molti più anni di vita con queste misure…".
Quest'ultima considerazione si riferisce soprattutto alla crisi economica più che a quella sanitaria, visto che il politologo critica il lockdown e la possibilità che questo possa essere prolungato per ancora troppe settimane.
La chiusura forzata di quasi tutte le imprese e le attività produttive del Paese, infatti, potrebbe portare con sé, di rimbalzo, un boom di fallimenti delle Pmi (e non solo): uno scenario da incubo che vedrebbe il tessuto produttivo dello Stivale condannato al fallimento. E con esso, la morte dell'intera economia italiana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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