Una brutta storia di maltrattamenti che arriva dalla provincia di Palermo. Una storia che è arrivata al suo apice dopo la denuncia della moglie vessata per anni dal marito violento. Gli agenti, su disposizione del Gip della Procura della Repubblica del Tribunale di Termini Imerese, hanno dato seguito ad un'ordinanza di applicazione "della misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento e relativa applicazione del braccialetto elettronico, nei confronti di un 47enne residente a Bagheria, per i reati di estorsione e rapina in quanto con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso in tempi diversi e con azioni violente, costringeva la propria moglie a consegnargli somme di denaro, nonché per il reato di maltrattamenti familiari perché quotidianamente, attraverso vessazioni, umiliazioni, violenze e minacce, anche in presenza della figlia minore, infliggeva alla coniuge sofferenze fisiche e psichiche tali da rendere abitualmente dolorosa ed umiliante la quotidiana convivenza", spiegano i poliziotti in una dettagliata nota che racconta la vita familiare.
Le indagini sono partite lo scorso settembre dopo una prima querela presentata dalla vittima "attraverso la quale era stato tratteggiato a grandi linee il difficile rapporto di convivenza coniugale caratterizzato da numerosi litigi, in alcuni casi sfociati in aggressioni fisiche del marito nei confronti della moglie. La denuncia aveva ad oggetto delle minacce che il marito aveva rivolto alla moglie nel caso in cui non avesse prelevato denaro da destinargli", sottolineano gli agenti del commissariato di Bagheria.
L’uomo, in questo caso, si era spinto a minacciare anche di rovinare la festa programmata per l’imminente compleanno della figlia.
Successivamente la vittima, a seguito di un promesso ravvedimento del marito, aveva deciso di rimettere la querela. La remissione di querela non avrebbe però, sortito gli effetti sperati. E non sarebbe potuto essere diversamente in quanto l’uomo avrebbe continuato a vessare, con richieste di denaro, minacce ed aggressioni fisiche quasi quotidiane la donna che, dopo poco, avrebbe nuovamente sporto querela, raccontando con dovizia di particolari una lunga sequenza di violenze, prima taciute per timore e risalenti nel tempo.
La recente attivazione del Codice rosso e la relativa procedura connessa a tali ipotesi di reato, ha permesso di effettuare una capillare attività di riscontro, che hanno determinato l'Autorità Giudiziaria all'adozione del provvedimento nei
confronti dell'uomo.Per la prima volta, infatti, a seguito dell’entrata in vigore del Codice Rosso ha dato esecuzione alla misura del braccialetto elettronico per un soggetto indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.
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