La Lega vuole vietare il velo islamico: "Stop al burqa nei luoghi pubblici"

La proposta di legge alla Camera: illegale nascondere il viso

La Lega vuole vietare il velo islamico: "Stop al burqa nei luoghi pubblici"
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La Lega ha depositato alla Camera una proposta di legge per rendere illegale l'utilizzo di copricapi e altri accessori «atti a celare il volto, come nel caso del burqa o del niqab», non solo «per motivi di ordine pubblico» ma anche per rispondere al principio del rispetto della dignità della donna sancito dalla Costituzione italiana ma anche dal Trattato di Lisbona.

Si tratta di una proposta di principio, che si accompagna all'introduzione di un nuovo reato, quello di «Costrizione all'occultamento del volto», che sarebbe penale e prevederebbe il carcere fino a 2 anni e una sanzione che potrebbe arrivare a 30mila euro. Come pena accessoria, verrebbe anche preclusa la richiesta di cittadinanza. Nella sostanza, non sarebbe dissimile dalla legge entrata in vigore il 1 gennaio 2025 nel territorio della Confederazione svizzera, che ha messo al bando l'utilizzo del velo integrale per le donne islamiche. Definito «burqa ban», prevede un'ammenda di 1000 franchi per i trasgressori.

La proposta a prima firma di Igor Iezzi è articolata in 4 articoli e interviene su una precedente legge, promulgata nel 1975, che per meri motivi di sicurezza, salvo giustificato motivo, vieta di nascondere il proprio volto. Le modifiche andrebbero a eliminare le eccezioni da «giustificato motivo», introducendo precise casistiche in cui il divieto non viene applicato: luoghi di culto, tutela della salute propria e altrui, partecipazioni a competizioni che prevedono l'utilizzo di caschi (anche integrali), sicurezza stradale e manifestazioni artistiche.

A differenza delle precedenti e diverse formulazioni, in quella di Iezzi viene posto l'accento, oltre che su chi travisa il proprio volto impedendo il riconoscimento, anche e soprattutto su chi lo impone «con violenza, minaccia o abuso di autorità ovvero in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura o ingenerando nella persona un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto». Nella cultura islamica integralista le donne sono obbligate a indossare indumenti che coprano interamente la pelle, il che oltre a guanti e abiti ampi e lunghi, comprende anche il velo integrale che cela il volto e gli occhi, nel caso del burqa.

La ratio di questa proposta presentata alla Camera, quindi, non è solo di carattere securitario, comunque importante, ma soprattutto risponde a esigenze di integrazione della donna nella società civile italiana e, quindi, europea. Lo scopo principale, si spiega, è «quello di introdurre misure a difesa delle donne costrette a celare il proprio volto».

Immancabili le polemiche delle opposizioni, in particolare di Alleanza Verdi Sinistra, che per voce di Luana Zanella, capogruppo alla Camera, accusa la Lega di «riproposizione di una fobia anti-islamica di cui non abbiamo bisogno».

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