L'aula del Senato ha approvato il ddl sul danneggiamento dei beni culturali e artistici con 85 voti a favore, 53 voti contrari e 5 astenuti. Ora il provvedimento passerà all'esame della Camera ma non si prevedono sorprese per il suo passaggio. Immancabili le proteste da parte dei soliti noti oppositori di sinistra, in particolare M5s e Avs, che ritengono inutile il provvedimento. Intanto, proprio per le azioni degli ecovandali di Ultima generazione, il Comune di Milano è chiamato a un esborso di centinaia di migliaia di euro per il restauro della statua equestre a Vittorio Emanuele II in piazza del Duomo, imbrattata a marzo e impossibile da pulire con un semplice intervento di lavaggio. Si sono rischiati danni permanenti anche ad altri monumenti inestimabili del patrimonio italiano come Palazzo Vecchio a Firenze, la fontana della Barcaccia e quella dei Quattro fiumi a Roma, solo per fare un esempio.
Ma per le opposizioni tutto questo non ha valore. "La proposta del governo renderebbe irragionevole, enormemente afflittivo e probabilmente incostituzionale il trattamento sanzionatorio del danneggiamento o dell'imbrattamento dei beni culturali. Non serve alcuna nuova legge, le norme e le sanzioni esistono già, proprio lo scorso anno è stata introdotta una apposita disciplina dei reati contro i beni culturali che il M5s ha contribuito a scrivere", ha dichiarato la senatrice Ada Loperato del M5s, che sposta il tutto sul piano ideologico. "Quanto alle proteste di Ultima generazione, fermo restando che i nostri beni culturali devono essere tutelati e ogni danneggiamento va punito, ignorare gli argomenti di questi ragazzi è assurdo, oltre che un danno per le sorti dell'umanità. Non può passare inosservato che esiste un problema di cambiamento climatico e che la transizione ecologica sia doverosa. Di fronte a questa emergenza e a chi la evidenzia, noi non possiamo essere sordi, la politica deve ascoltare", ha concluso.
Posizione simile è stata assunta da Avs per bocca di Ilaria Cucchi: "Stiamo approvando un disegno di legge che interviene, aggravando un sistema sanzionatorio già esistente, nei confronti di gruppi specifici di oppositori che esprimono dissenso attraverso atti non violenti. È una scelta grave approvare una legge ad hoc contro movimenti che esprimono opposizione senza essere di fatto pericolosi. Dopo i Rave party ora vanno condannati gli attivisti di Ultima generazione che, attraverso azioni a forte impatto protestano contro l'immobilismo sui cambiamenti climatici".
Definisce il provvedimento come una forma di "repressione" e dal suo punto di vista "e priorità politiche della destra di governo non coincidono con quelle degli italiani, il distacco è clamoroso e questo provvedimento ne è l'ennesima dimostrazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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