Passionali ed esotiche Ecco le nuove raffinate fragranze di Serge Lutens

Quando appare sullo schermo della proiezione privata organizzata nella saletta della cupola al settimo piano dell'hotel Excelsior Gallia di Milano, incanta con un'eleganza minimalista e dal segno potente: Serge Lutens, genio assoluto nel mondo della bellezza, alchimista di emozioni, maestro d'immagini e profumiere dell'anima prima che del corpo, sceglie di parlare in anteprima delle sue nuove creazioni che usciranno a marzo attraverso una voce narrante che imprigiona il pubblico nella sacralità del silenzio. E così Lutens, nato a Lille nel nord della Francia nel 1942, stilista, fotografo e profumiere, conquista i sensi con la sua raffinatezza coltivata in tanti anni di vita parigina e illustri collaborazioni. A partire da quella prestigiosa con Vogue e con maestri dell'immagine come Guy Bourdin, Richard Avedon, Irving Penn, le più belle mannequin del mondo tra le quali Twiggy e Marisa Berenson e poi l'approdo alla corte di Christian Dior dove diventa direttore artistico del make up e image maker delle campagne pubblicitarie. Erano gli anni Sessanta e Settanta, Lutens ha sempre più successo internazionale. Scopre il fascino del Marocco e di Marrakech che diventa, ed è tuttora, la sua casa rifugio ma anche la sua fonte d'ispirazione per incredibili profumi e la seduzione del Giappone e di Tokyo. La sua collaborazione con Shiseido, la grande maison della cosmetica nipponica, comincia agli inizi degli anni Ottanta, il periodo in cui nascono due iconiche creazioni olfattive: Nombre Noir e Feminité du Bois. Poi sarà la volta di altri capolavori - uno per tutti Ambre Sultan - e tanti altri che gli faranno vincere numerosi premi e conquistare l'adorazione dei consumatori. Ora l'uomo che ha rivoluzionato il mondo della profumeria annuncia la nascita di L'Eau de Paille, nuovo ingresso nella sua collezione delle acque creata nel 2009. «Estate del '54. Il momento del raccolto. In un campo infinito, appena tagliato, un gruppo di spigolatrici, uomini, donne e bambini, lavora sotto il sole cocente» è l'incipit del racconto che rimanda a ricordi, fili di paglia aggrovigliati fra i capelli di un uomo dal sorriso ampio, con lo stelo di un fiordaliso stretto fra i denti. «La sua essenza era quella di un'acqua secca» narra l'autore parlando di un'acqua estiva e luminosa con note di cereali, incenso, vetiver. Semplicemente divina. Ma come dimenticare in un mondo sofisticato e rarefatto, il lusso? Lutens lo rievoca presentando nella sua Section d'Or, Renard Constrictor: un sentore di pelliccia di volpe, un desiderio intrappolato di avvolgere se stessi in qualcosa di proibito, una fragranza fiammeggiante, la definisce, con note fuggevoli di linfa e il potere afrodisiaco dei muschi.

Ma grande conquistatore si annuncia Sidi Bel-Abbès, ovvero l'impronta che un amore segreto lascia sulla sabbia, il piacere struggente di un bacio, il ricordo della città simbolo della legione straniera. Lutens presenta questa fragranza come una specie di droga carnale, passionale e sensuale. Nelle note, tabacco, cera d'api e cumino. Irresistibile. LuSer

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