Pazza Inter: 4 gol al Tottenham Poi trema per la tripletta di Bale

Avanti di quattro gol (Zanetti, Eto'o, Stankovic e di nuovo Eto'o) l'Inter si distrae e alla fine vince solo di misura. Tre reti del gallese Bale

Pazza Inter: 4 gol al Tottenham 
Poi trema per la tripletta di Bale

Milano - Tutto facile, troppo facile per l'Inter. Dopo appena 13 minuti i nerazzurri sono avanti di tre gol sugli inglesi del Tottenham. Non passa molto tempo e arriva il quarto gol. Partita finita? Neanche per sogno. Alla fine il tabellone segna questo risultato: 4-3. L'Inter vince, ma solo di misura. Aveva stradominato, poi è arrivato il black-out. E il fantasma della "pazza Inter" si materializza di nuovo al Meazza. Il ventunenne Gareth Bale segna una storica tripletta. Era l'osservato speciale, non ha tradito le attese. Benitez porta a casa i tre punti, ma ai suoi giocatori non potrà fare a meno di ricordare, per il futuro, che le partite finiscono solo al 90° minuto.

Partenza schiacciasassi L'undici di Redknapp dopo 13 minuti appena è annichilito. Troppo forte il divario tra le due squadre, implacabili campioni d'Europa. Al secondo minuto sbloccano il risultato con il capitano. Zanetti calcia di interno destro, a girare, dopo un inserimento in area e uno scambio, al limite dell'area, con Eto'o. Appena cinque minuti per festeggiare e siamo già sul 2-0. Che arriva su calcio di rigore. Il portiere Gomes, in uscita, atterra Biabiany appena entrato in area. L'arbitro sloveno Skomina non sente storie: penalty ed espulsione per il numero uno londinese. In porta va l'italiano Cudicini. A lui tocca un compito durissimo. Senza neanche essersi scaldato i guantoni deve tentare di parare un rigore. Ma Eto'o fa gol. Tira di potenza alla destra del portiere. Cudicini intuisce la direzione ma non può far nulla. L'Inter continua a pressare macinando azioni su azioni. Al 13' c'è il terzo gol. Lo sigla Stankovic con un bel calcio dal limite dei sedici metri. Al 35' il quarto centro. Ancora Eto'o, dopo uno scambio veloce con Coutinho.

Secondo tempo: pazza Inter Stankovic si fa male. Doccia fredda per i nerazzurri. Al 6' del secondo tempo bellissima galoppata, sulla fascia sinistra, della promessa Bale. Il gallese si incunea nell'area, fa fuori tre interisti, anestetizza Zanetti e Samuel e mette alle spalle di Julio Cesar. Gran gol per questo ventunenne che ha già fatto molto parlare di sé e, sul mercato, vale non meno di venti milioni di euro (quotazione prima di stasera, ora è di certo in rialzo). A una manciata di minuti dalla fine torna la "pazza Inter". Sul 4-1, con la gara ormai chiusa da tempo, i nerazzurri si addormentano e subiscono altri due gol. Sempre dallo scatenato Bale. Grandissima la sua prestazione. L'Inter vince e porta a casa i tre punti. Ma certe distrazioni con squadre più forti del Tottenham potrebbero costare caro, molto caro. Benitez è avvisato. Moratti pure. Un rinforzo a gennaio non guasterebbe.

In testa al girone Dopo la terza giornata l'Inter è in testa al gruppo A della Champions. Risultati: Inter-Tottenham 4-3, Twente-Werder Brema 1-1. Classifica: Inter 7, Tottenham 4, Twente 2, Werder Brema 2.

Benitez contento a metà "Sono contento per il risultato finale, è l'unica squadra italiana che ha vinto. E' importante. Ma non sono contento per il secondo tempo, abbiamo perso in intensità" Così Rafa Benitez commenta la gara ai microfoni di Sky. Forte del 4-0 della prima frazione dell'incontro Benitez ammette di aver "gestito" la partita pensando anche al campionato, dove sembra che i nerazzurri fatichino di più. "La squadra è forte anche in campionato - spiega il tecnico spagnolo -. In Champions c'é un'altra motivazione. In Italia è più difficile".

Testa già al campionato  A parte le distrazioni l'unica tegola per l'Inter è l'uscita di Stankovic per infortunio: avvertito il dolore al polpaccio destro ha subito chiesto il cambio per non aggravare la situazione.

Domenica è tempo di Sampdoria: lo scorso anno con i blucerchiati Mourinho regalò lo show delle "manette". A Benitez non interessa tanto clamore. Gli basterebbero tre punti per allungare il passo. E allontanare il fantasma di Mou, che aleggia sempre in casa nerazzurra.

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