Pensioni, Draghi: "Indispensabile innalzare età" Ma Sacconi frena: "Bastano le riforme già fatte"

Il governatore di Bankitalia chiede un "aumento significativo" dell'età media pensionabile "per assicurare prestazioni di importo adeguato a un numero crescente di pensionati". Ma il presidente Inps: "Il sistema tiene così"

Pensioni, Draghi: "Indispensabile innalzare età" 
Ma Sacconi frena: "Bastano le riforme già fatte"

Torino - "Per assicurare prestazioni di importo adeguato a un numero crescente di pensionati è indispensabile un aumento significativo dell’età media effettiva di pensionamento". Nella sua lezione intitolata I motivi dell’assicurazione sociale tenuta al collegio Carlo Alberto, a Moncalieri (Torino), il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha invitato la politica ad aumentare l’età pensionabile: "Potrà contribuire se accompagnato da azioni che consentano di rendere più flessibili orari e salari dei lavoratori più anziani, a elevare il tasso di attività e a sostenere la crescita potenziale dell’economia". Ma la proposta non piace né all'Inps, che assicura che il "sistema tiene così", né al ministro del Welfare Maurizio Sacconi, fermamente convinto che "le riforme fatte bastino".

L'architettura del sistema previdenziale Secondo il numero uno di via Nazionale, è necessario "mantenere l’architettura mista del nostro sistema pensionistico". "Gli effetti della crisi finanziaria devono esortarci ad introdurre correttivi - ha, quindi, spiegato Draghi - che riducano i rischi di investimento del pilastro a capitalizzazione, soprattutto per i lavoratori prossimi al pensionamento". Draghi ha, tuttavia, rimarcato che occorre "non mettere in discussione l’architettura mista del nostro sistema previdenziale". Resta comunque valido "l’auspicio formulato quindici anni fa da Castellino per la definizione di un ’sistema previdenziale equo e finanziariamente equilibrato, che non debba essere oggetto di ulteriori revisioni le quali (o anche soltanto l’attesa delle quali) genererebbero incertezze, ansie e tensioni".

La replica dell'Inps "Il sistema pensionistico tiene", ha subito replicato il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua. "Di fatto già nel decreto anti-crisi esiste una norma che adegua l’età pensionabile all’aspettativa di vita e a decorrenza dal 2015 - ha detto Mastrapasqua a margine della presentazione del rapporto Inpdap - ora va verificata l’applicazione di questa norma e l’impatto sui conti dalla ragioneria e dall’Inps. Credo che con la riforma Dini che va a regime piano piano e con questa norma si possa dire che il sistema tiene e i conti dell’Inps lo dimostrano".

Adeguare gli ammortizzatori al mercato Il numero uno di Bankitalia ha, poi, chiesto di "adeguare il sistema di ammortizzatori sociali al mercato del lavoro diventato più flessibile". "Superata la fase di emergenza - ha affermato Draghi - resta la necessità di adeguare il nostro sistema di ammortizzatori sociali ad un mercato del lavoro diventato più flessibile". Secondo il governatore della Banca d'Italia, "ne sarebbe favorita la mobilità del lavoro, accresciuta l’efficienza produttiva, rafforzata la tutela dei lavoratori e aumentata l’equità sociale".

Sacconi: "Le riforme fatte bastano" Le riforme sulle pensioni già fatte sono "più che sufficienti» per garantire la tenuta del sistema. Ne è convinto il ministro del lavoro Maurizio Sacconi che, commentando le dichiarazioni del Governatore di Bankitalia , sottolinea che ci sono due stabilizzatori del sistema: l’adeguamento dei coefficienti di trasformazione dei contributi e la norma prevista nel decreto anticrisi che adegua l’età pensionabile all’aspettativa di vita a partire dal 1015. La nostra riforma nel provvedimento anticrisi - ha setto Sacconi a margine della presentazione del rapporto Inpdap - non può essere sottovalutata perchè non ha determinato forme di mobilità sociale. Già dall’anno prossimo si calcola l’andamento dell’aspettativa di vita in modo che dal 2015 ci sia un aumento automatico corrispondente e proporzionale all’aspettativa di vita. Da allora ogni 5 anni ci sarà un adeguamento.

"Credo che un meccanismo di questo genere - ha spiegato Sacconi - sia più che sufficiente visto che si combina con quanto previsto dai governi Dini e Prodi sulla caratura delle pensioni". Alla domanda se le riforme fatte quindi bastano, Sacconi ha risposto: "Ragionevolmente si".

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