"Facchinetti? Stesse bande. Io avevo una pistola alla testa". Zoe Cristofoli si sfoga sulla rapina

L'influencer e compagna del calciatore Theo Hernandez ha parlato per la prima volta della terribile rapina subita mesi fa nella sua villa con la stessa dinamica dell'aggressione a Roby Facchinetti

"Facchinetti? Stesse bande. Io avevo una pistola alla testa". Zoe Cristofoli si sfoga sulla rapina

Roby Facchinetti è solo l'ultimo dei volti noti aggrediti da una banda di rapinatori nella propria casa. Poche settimane fa era toccato al re della pasta, De Cecco, essere picchiato tra le mura domestiche da una banda di malviventi. Mentre lo scorso ottobre era stata la volta di Zoe Cristofoli influencer e compagna del calciatore del Milan, Theo Hernandez, vittima di una violenta rapina vissuta all'interno della loro villa a Cassano Magnago. Ed è proprio la Cristofoli, oggi, a sfogarsi per quanto accaduto a Facchinetti.

"Ancora una volta la stessa storia. Stesse dinamiche, stesse bande, stessi animali", ha scritto nelle storie del suo profilo Instagram, rompendo il silenzio su quanto accaduto tre mesi fa, quando una banda di rapinatori si è introdotta nella sua villa picchiandola e derubandola, mentre era sola in casa con il figlio piccolo e una collaboratrice domestica: "Lavori una vita, compri cose in modo onesto e poi ti entrano in casa, ti picchiano, ti spaventano quasi a morte, toccano tuo figlio e ti portano via la voglia di vivere serena".

Le parole choc di Zoe Cristofoli: "Hanno cercato di soffocarmi"

L'influencer, che è proprietaria di uno studio di tatuaggi e ideatrice di un brand di abbigliamento sportivo, si è detta stufa di vivere in un paese, dove le rapine e gli episodi di criminalità sono ormai all'ordine del giorno. Poi, ricollegandosi alla rapina subita da Facchinetti, ha raccontato cosa è successo a ottobre, quando tre uomini armati hanno fatto irruzione nella villa dove abita con Hernandez e il loro primo figlio. "Quella sera mi sono ritrovata una pistola alla testa. Non so le botte che ho preso... calci, pungi e schiaffi in faccia", ha scritto su Instagram, ripercorrendo i drammatici momenti vissuti in balia dei malviventi: "Hanno cercato di soffocarmi con le mani. Mio figlio tirato dalle braccia. Tre uomini contro di me... Pronto soccorso, venti giorni a letto. Ormai la semplice rapina è normale".

"Ci vuole il morto perché si faccia qualcosa?"

Zoe Cristofoli si è duramente sfogata per quanto accaduto a lei, a Roby Facchinetti e a tante altre persone vittime di rapine e furti. Attraverso la sua pagina social non ha usato filtri: "Nessuno fa un cazzo per proteggerci e tutelarci! Chiedo giustizia per tutti gli italiani che hanno paura di girare anche in Duomo a Milano perché qualcuno ti potrebbe strappare la borsa mentre passeggi". Poi ha puntato l'attenzione sugli stranieri presenti nel nostro paese: "Sono stufa di vivere in un paese pieno di questi casi. Si può vivere così? Questa gente vive e campa allegra e spensierata nel nostro paese. Parlavano italiano meglio me, ma non erano italiani perché tra loro parlavano nella loro lingua".

Uno sfogo durissimo alimentato dalle polemiche di chi, a sentire parlare di stranieri, si è offeso e che ha costretto la compagna di Hernandez a chiarire: "Anche Theo è straniero e molti miei amici e collaboratori lo sono. Non rompete".

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