Bonolis: "Ecco perché è finita con Sonia"

Un anno dopo il divorzio, Bonolis racconta il motivo per quale non ha funzionato il matrimonio con Sonia Bruganelli

Bonolis: "Ecco perché è finita con Sonia"
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Lo conosciamo per essere uno tra i conduttori più istrionici delle reti Mediaset, capace di essere ironico ma anche una persona molto intelligente e profonda. Paolo Bonolis per tutti è il conduttore di Avanti un altro e Ciao Darwin ma è anche un marito e un padre amorevole. Appena un anno fa, in una lunga esclusiva che è stata regalata a Vanity Fair, Bonolis e Sonia Bruganelli raccontano la fine del loro matrimonio. Da quel momento in poi – ma di comune accordo – la coppia più influente della tv ha preso strade diverse, senza dimenticare però gli obblighi familiari. E ora, proprio a un anno esatto dalla loro separazione, Paolo Bonolis si racconta tra lavoro e vita privata in una lunga intervista che ha rilasciato al podcast di Gianluca Gazzoli. Qui rivela anche i motivi che hanno spinto lui e Sonia mettere fine a quel matrimonio di amore e di affari. Dalle sue dichiarazioni, però, non c’è nessun rancore.

“Ho cinque figli, due nipoti, ho gli amici, gioco a padel, viaggio, leggo, vado a vedere l'Inter. Faccio una vita normalissima – esordisce Bonolis -. "La vita privata? È fatta di tanti impegni”. E poi subito ammette come, proprio questa vita privata così piena di case da fare, non ha aiutato a mantenere vivo il suo matrimonio. “Quello che è successo non è figlio del lavoro, ma di cambiamenti interiori delle persone che vanno rispettati – ammette -. Così come una persona ha delle cose che ti può dare, tu le accogli, quando non te le può dare più o non te le vuole dare più, perché devi pretenderle? – continua -Funziona così, non si può pretendere altro. Preferisco che una cosa finisca piuttosto che diventi bugiarda. I sentimenti si trasformano, è una cosa normale, devi essere felice di ciò che hai avuto".

Un matrimonio quello tra Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli che è durato ben 26 anni coronato non solo da successi professionali ma anche da figli e nipoti. Ma oltre a questo, entra a gamba tesa anche nel dibattito della tv di oggi e cosa è diventata nell’epoca dello streaming legale e selvaggio. “Oggi si cerca di fare meno cose nuove, è diventato un territorio coloniale. Quindi diventa noiosetta – afferma -.

Quando devi proporre qualcosa di nuovo passi dalla convenienza, spesso vengono presi format dall'estero perché con quelli hai già la misura dei target di riferimento, delle potenzialità di commercializzazione del prodotto”.

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