I punti chiave
Con il suo splendido sorriso la vedremo in co-conduzione con Carlo Conti nella seconda serata del prossimo Festival di Sanremo, ma la modella Bianca Balti continua a vivere una difficile quotidianità a causa del cancro ovarico. La buona notizia è la fine della chemioterapia anche se la sua battaglia non si è ancora conclusa come ha spiegato ai suoi follower in occasione della Giornata mondiale del cancro.
Il post sui social
”È stata dura ma non è ancora finita", spiega su Instagram la 40enne nata a Lodi ripercorrendo le tappe del suo calvario e ricordando anche un altro episodio avvenuto nella sua famiglia. "Il 4 febbraio è sempre stato un giorno qualunque che alcuni post su Instagram mi hanno ricordato. Sebbene mia zia sia morta di cancro al seno metastatico all'età di 39 anni e mia madre abbia avuto il mieloma un paio di anni fa. E nonostante la mia diagnosi, nel 2021, di essere portatrice del gene BRCA1 per il quale, a dicembre 2022, mi sono sottoposta a una doppia mastectomia preventiva. Il cancro non poteva abitare i miei pensieri, figuriamoci il mio corpo", racconta la modella con estrema schiettezza prima che la realtà la ponesse di fronte alla malattia.
La scoperta del tumore
Il giorno che non dimenticherà mai, come ha lei stessa ricordato, è l'8 settembre 2024 giorno della diagnosi del tumore ovarico che è "entrato nella mia vita sentendosi molto come una condanna a morte". A quel punto poco dopo un mese (era il 14 ottobre), Bianca Balti ha iniziato il percorso di chemioterapia che ha finito, come detto, il 27 gennaio. Il messaggio più importante che la modella ha voluto lanciare a chi soffre di qualsiasi altra malattia è come ha affrontato il percorso e come si è sentita, a livello emotivo, durante questo cammino irto di difficoltà. "Con mia grande sorpresa, in quegli ultimi mesi mi sono sentita viva come non mai. Non davo più per scontata la mia vita e la mia gratitudine ha raggiunto il picco massimo. Tutto ha iniziato ad avere il sapore di una vera benedizione".
La modella ha concluso raccontando che il percorso non è ancora
finito ma che non lo cambierebbe in alcun modo. "Si dice: 'Ciò che non ti uccide ti rende più forte', ma la mia esperienza è che ciò che non mi ha ucciso mi ha fatto amare la vita molto di più".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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