Nella piazza della sinistra per l'Europa Jovanotti chiede più migranti

In un videomessaggio diffuso durante la manifestazione di sabato, Jovanotti ha invitato l'Europa a guardare "molto di più al Sud, considerandola una componente fondamentale della propria vitalità"

Nella piazza della sinistra per l'Europa Jovanotti chiede più migranti
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Nella piazza di Michele Serra a Roma hanno presenziato 15mila persone, 30mila persone o 50mila persone a seconda di chi la racconta. L'età media era evidentemente alta, il che fa già riflettere di per sé perché nella piazza che invitava al riarmo e alla presenza italiana in Ucraina, la maggior parte erano persone non più arruolabili per un'eventuale guerra perché oltre l'età massima. E poi, anche se fossero state 50mila le persone, come detto da qualcuno, considerando che la manifestazione è stata organizzata a Roma, che conta circa 2.8milioni di abitanti, e che pare siano arrivate persone da tutta Italia, è un po' poco. Il tutto nonostante l'annunciata presenza di personaggi quali Jovanotti, Roberto Vecchioni e altri, che avrebbero dovuto richiamare le folle. Ma le idee di questa piazza non erano solo poche, erano soprattutto confuse e lo dimostra anche l'intervento di Jovanotti, in quella che è stata a tutti gli effetti una supercazzola.

Il cantante, impegnato in questi giorni in tour, ha mandato un videomessaggio sostenendo che l'Unione europea sia "semplice e complessa" come "l'Inno alla Gioia", che secondo lui è "una melodia semplicissima, meravigliosa". Il suo compositore, che è Ludwig van Beethoven, ha previsto modulazioni e progressioni piuttosto complesse che richiedono grande precisione da parte dell'orchestra esecutrice, con anche un contrappunto, che non è noto per essere facile. Ma per il cantante, la complessità risiede nella "difficoltà di tenere viva l'attenzione", perché arriva alla fine del quarto movimento, perché "c'è la noia che sopraggiunge durante l'ascolto. Perché la melodia arrivi c'è bisogno di attenzione, studio e disponibilità". Esempio non particolarmente calzante ma in quel contesto va bene anche così.

Quel che non ha senso, da quella piazza, è stato l'appello per avere più migranti in Europa. In un contesto storico in cui c'è necessità di tutelare la sicurezza a fronte dei troppi attentati terroristici, come si può dire, da un palco che ha ricevuto quel tipo di attenzioni, che l'Europa deve guardare più a sud? L'ha detto davvero, chiedendo che l'Unione europea "guardi molto di più al Sud, considerandola una componente fondamentale della propria vitalità, meraviglia, ricchezza di identità diverse che stanno insieme e si arricchiscono a vicenda". Più a sud dell'Italia, in Europa, c'è poco e sicuramente i Paesi del sud Europa non hanno bisogno dell'appello di Jovanotti per essere ascoltati.

Quindi il suo appello sembra essere rivolto ancora più a sud.

Ma c'era davvero bisogno di questo in una piazza di quel tipo? In generale, c'era bisogno di fare propaganda migratoria in un contesto come quello? L'Europa in questo momento sta valutando il riarmo e l'invio di uomini in Ucraina, prospettiva già respinta da Meloni. Servono soldi e stabilità interni, chi pensa il contrario non ha veramente chiara la realtà che sta vivendo l'Unione europea e parla solo per ideologia.

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