
Chiusa traumaticamente l'esperienza di "Muschio Selvaggio", Fedez ha ripiegato su un altro podcast in collaborazione con Davide Marra. Con questo progetto, il rapper cerca di mostrare un'immagine diversa di sé, in qualche modo più profonda a livello culturale e lo fa invitando nel suo studio personaggi della cultura e della politica. Di recente, Fedez ha invitato anche Ilaria Salis, con la quale ha discusso principalmente di occupazioni di case, di cui l'europarlamentare è evidentemente esperta, ma anche di carceri. In un'altra puntata, invece, in una discussione con il collega Chicoria e con il giovane filosofo Edoardo Prati, ha tolto il velo dell'ipocrisia di sinistra.
Non che ci volesse Fedez per farlo, chiunque segua anche solo minimamente la politica italiana senza preconcetti può percepire lo smarrimento dell'opposizione, l'inadeguatezza al confronto dei suoi esponenti e la mera ideologia utopica che anima le battaglie di gente come Ilaria Salis. L'ex marito di Chiara Ferragni ha fatto quella che si potrebbe chiamare "scoperta dell'acqua calda". Anche perché non è che si sia impegnato più di tanto, va detto, hanno fatto tutto i politici di sinistra che si sono avvicendati in quello studio. Davanti all'ennesimo volo pindarico senza capo né coda di Ilaria Salis sull'abolizione delle carceri, chiunque le avrebbe chiesto cosa stesse dicendo e perché, sebbene sia parlamentare, continui a esprimersi come una rappresentate di istituto o un'attivista dei centri sociali. In quel momento c'era Fedez e l'ha fatto lui: "Mi aspetto che chi rappresenta un’istituzione oltre a dirmi 'sono per l’abolizione delle carceri' mi porti a corredo una soluzione strutturata, un progetto concreto".
E sono indimenticabili gli occhi spaventati, quasi terrificati, di Salis quando Fedez le ha proposto un confronto con il generale Roberto Vannacci a microfono aperto. "Quando noi abbiamo cercato di mettere persone di sinistra che lottano per i diritti sedute a un tavolo a dibattere civilmente con chi la pensava diversamente non ci siamo riusciti", ha spiegato Fedez dialogando con Chicoria e Prati, perché "dal ‘lato oscuro’ (la destra) c’era piena apertura, dall’altra parte abbiamo trovato totale chiusura". Nella sua, seppur breve, esperienza, Fedez ha affermato di aver notato che "i movimenti per i diritti hanno perso le loro priorità, concentrandosi anche su cose totalmente superflue, dando vita a una caccia alle streghe, evitando totalmente il dialogo".
Perfino Fedez, che non è certo il più brillante analista politico di questo Paese, ci è arrivato pur di fare qualche view in più per il suo podcast. Sarebbe il caso che si facessero qualche domanda dalle parti dell'opposizione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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