Città del Messico - L’ultimo bilancio dell’influenza da suini in Messico è salito a 81 morti sospette dal 13 aprile ad oggi. Lo ha dichiarato il ministro messicano della salute, Josè Angel Cordova, precisando che 20 di queste sono state attribuite con certezza al virus e che i malati sotto osservazione sono al momento 1.324. Cordova ha confermato la chiusura delle scuole e delle università della capitale. E l'allarme panmdemia si allarga a tutto in mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, alla Nuova Zelanda dove il ministro degli Esteri Tony Ryall ha detto che dieci studenti neozelandesi hanno "probabilmente" contratto il virus dell'influenza suina: glii studenti fanno parte di un gruppo di 25 del Rangitoto College di Auckland, rientrati sabato da un viaggio di tre settimane in Messico. E il governo della Cina ha disposto che chiunqua abbia sintomi influenzali, e arrivi da zone in cui è presente l’epidemia da febbre suina, deve riportarlo alle autorità.
La Ue rassicura Intanto l'Unione europea smorza l'allarme: non vi al momento sono casi riscontrati di contagio da febbre suina negli Stati dell’Unione Europea. Lo ha riferito la Commissione europea.
Niente messa a Città del Messico L’arcivescovado della capitale ha annunciato la sospensione a partire da questa domenica, e fino a nuovo ordine, di tutte le messe in programma nella capitale, a causa dell’influenza da suini che ha colpito il Paese. "Sono sospese tutte le messe fino a nuova comunicazione" in tutte le parrocchie della città, ha reso noto il responsabile dell’area radio e tv dell’arcivescovado di Città del Messico, Josè de Jesus Aguilar, precisando che la decisione è stata presa in accordo tra la Chiesa cattolica locale e il ministero della Sanità. La misura non implica la chiusura delle chiese per quei fedeli che intendano recarvisi per pregare. Per la messa - è stato precisato - dovranno accontentarsi di seguire via radio le celebrazioni trasmesse da altre zone del paese o dall’ estero. Fino a qualche ora fa, la Chiesa aveva negato di voler sospendere le messe in programma nella giornata di oggi, limitandosi a raccomandare ai fedeli a recarsi in chiesa con le mascherine per coprire bocca e naso.
Per l'emergenza 450 milioni di dollari Fondi pari a 450 milioni di dollari sono stati stanziati nelle ultime ore dal governo del Messico per far fronte all’emergenza sanitaria dell’influenza da suini nel paese. Lo ha reso noto il ministero delle finanze, precisando che con tali fondi il governo "potrà finanziare le azioni di preparazione e risposta" al virus, con misure quali "mobilitazione, coordinamento, vigilanza epidemiologica, controlli medici, attività di studio e sviluppo". I media locali hanno inoltre riferito che, per l’emergenza provocata dall’influenza da suini nella capitale e in altri stati del paese, il presidente messicano Felipe Calderon ha cancellato una missione che aveva in programma oggi ad Acapulco, a causa - hanno precisato le fonti - delle riunioni a livello nazionale in programma con le autorità del settore sanitario.
Isolamento sanitario Le autorità sanitarie del Messico hanno predisposto "l’isolamento per il tempo strettamente necessario delle persone" colpite dall’ infezione da suini: lo ha reso noto un decreto firmato dal presidente del paese, Felipe Calderon, e dal ministro della sanità, Josè Angel Cordova. Il decreto prevede inoltre che gli esperti dello stesso ministero possano entrare in qualsiasi abitazione nelle aree colpite dall’infezione, oltre ad avere via libera per monitorare il traffico terrestre, aereo e marittimo del paese, così come per controllare i passeggeri, e i loro bagagli, che possano potenzialmente essere portatori del virus. Il ministero avrà d’altra parte la priorità nell’impiego dei servizi di comunicazione, via radi e tv, oltre ai contatti telefonici, ha aggiunto il decreto. Durante una missione svolta nelle ultime ore nello stato di Oaxaca, sud del paese, anche l’aereo del presidente Calderon è stato sottoposto ad attenti controlli per prevenire eventuali fonti di contagio, hanno d’altra parte reso noto i media locali. Il personale di bordo e i giornalisti che hanno accompagnato il capo dello Stato sono stati sottoposti a controlli medici.
La mappa dei casi sospetti Crescono in vari paesi del mondo le segnalazioni di casi sospetti di influenza da suino che ha colpito alcune zone del Messico. Ecco nel dettaglio la situazione
MESSICO Sono 81 i morti (20 delle quali attribuite con certezza al virus dei suioni A/H1N1) e 1.324 sospetti in Messico, dove il governo ha messo in atto provvedimenti speciali per isolare i casi confermati e sospetti.
USA Undici casi, di lieve intensità, sono stati accertati negli Stati Uniti (California e Texas. A questi casi si aggiungono nove probabili a New York.
ITALIA E' risultato negativo ai test virologici per l'influenza da suini il paziente proveniente dal Messico che ieri si è presentato all'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma.
NUOVA ZELANDA Dieci liceali neozelandesi che erano stati in Messico per una settimana sono stati probabilmente contagiati dalla influenza da suini, di cui presentano i sintomi.
FRANCIA Sono attualmente due i casi sospetti riscontrati dalle autorità sanitarie transalpine. A Marsiglia le autorità sanitarie hanno resono noto che una donna incinta di ritorno dal Messico è stata sottoposta a test che hanno dato esisti negativi, escludendo ogni rischio di contagio.
SPAGNA Tre i casi sospetti segnalati. Si tratta di persone tornate da un viaggio a Città del Messico e che accusano i sintomi dell'influenza. Attualmente sono in osservazione e in isolamento.
ISRAELE Un giovane di 26 anni, proveniente dal Messico, è stato ricoverato nell'ospedale di Netanyah a nord di Tel Aviv. L'uomo, rientrato in Israele venerdì, ha una forte influenza e presenta altri sintomi sospetti.
RUSSIA Al momento non si segnalano casi sospetti. Il presidente Putin oggi ha firmato un provvedimento urgente per la creazione di una commissione che lavorerà per la prevenzione della diffusione del virus sul territorio russo.
Fazio: attivata l'unità di crisi E' stata attivata presso il ministero del Welfare l'Unità di crisi sull'influenza da suini. Lo ha detto oggi il sottosegretario al Welfare, Ferruccio Fazio. L'Unità di crisi, già al lavoro, è composta da quattro-cinque esperti e lavora in contatto costante con le autorità sanitarie internazionali per monitorare la situazione. "Ci stiamo preparando da anni, fin dai tempi dell'aviaria, ad affrontare un'eventuale pandemia di influenza", ha detto Fazio. "Non sono stati segnalati casi confermati di influenza da suini nel nostro Paese e in Europa. La situazione - prosegue Fazio - è monitorata dal Ministero ora per ora in collegamento le autorità internazionali e che al momento non si è ravvisata la necessita di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere".
"Nessun rischio" "Al momento - ha proseguito Fazio - non ci sono in Italia né pericoli né rischi. Abbiamo continui contatti con i Paesi europei per mettere a punto possibili strategie contro una possibile pandemia". Una eventuale pandemia di influenza "é un'emergenza alla quale ci si prepara da tempo", ha aggiunto, e "da tempo l'Italia ha scorte di farmaci antivirali". Oltre all'Unità di crisi, è attiva anche "la sorveglianza attraverso la rete dei medici sentinella", una rete collaudata da anni per la sorveglianza dell'influenza stagionale e che è in grado di dare segnalazioni sia sul virus sia sui sintomi. E' inoltre in corso presso gli uffici della Sanità marittima e aerea la distribuzione di volantini per i passeggeri in arrivo dalle zone a rischio, dal Messico in particolare. In arrivo fra due o tre giorni anche un numero verde per in passeggeri in arrivo dal Messico, o in partenza.
Provvedimenti "Stiamo inoltre valutando - ha detto infine Fazio - le iniziative da prendere nel caso in cui si rendesse obbligatoria la vaccinazione. Dalla prossima settimana ci occuperemo di questo". In caso di pandemia, ha precisato, la vaccinazione scatterebbe comunque nelle ultime due (cinque e sei) delle sei fasi di allerta fissate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Gli Usa: stato d'emergenza Gli Stati Uniti hanno
proclamato lo stato d'emergenza per l'influenza da suini. La decisione presa dopo un vertice per per valutare la situazione riguardante l'influenza da suini. Al briefing hanno preso parte, tra gli altri, il segretario per la Sicurezza Interna, Janet Napolitano, e il direttore facente funzione del Centers for Desease Control, Richard Besser. La Casa Bianca ha precisato che il Consiglio per la Sicurezza Nazionale sta monitorando costantemente la situazione, in accordo con il Dipartimento di Stato e il Cdc. Intervistata dalla CNN, Valerie Jarret, una delle più strette collaboratrici di Barack Obama, ha detto che il presidente "é costantemente aggiornato sull'evolversi della situazione e ha chiesto ai responsabili che seguono l'emergenza di tenere correttamente informata l'opinione pubblica".
Janet Napolitano, ha detto che la Casa Bianca ha attivato una squadra di controllo per monitorare costantemente la situazione, "che è in evoluzione". Il direttore facente funzione dei CDC ha precisato che il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, "é tenuto costantemente aggiornato" e che è "molto preoccupato".
Il La
Farmaco già in distribuzione La Napolitano ha precisato che circa 12 milioni di dosi del farmaco antinfluenzale Tamiflu sono in corso di consegna da parte del governo ai diversi Stati in cui si ritiene ce ne sia bisogno.
Nello stesso tempo ha sottolineato che la proclamazione dello stato d'emergenza sanitario non significa di per sé che ci sia un' oggettiva minaccia per la salute pubblica. E' una procedura standard dal punto di vista tecnico-burocratico che consente di attivare meccanismi interni per accelerare le operazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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