Pgt, giorno verità Giunta tratta con Pd: accordo o guerra

Ieri l’ultimo vertice fra Masseroli e i partiti. E alla fine è stata fumata grigia

Pgt, giorno verità 
Giunta tratta con Pd: 
accordo o guerra

È la resa dei conti. Oggi maggioranza e opposizione brinderanno all’accordo o le strade sul Piano di governo di territorio prenderanno due direzioni opposte. E da domani sarà di nuovo guerra in aula. Anche se con un migliaio di emendamenti firmati da Pd e sinistra radicale ancora da discutere, a quel punto sarà difficile adottare il Pgt entro fine mandato. Ieri la penultima riunione tra l’assessore all’Urbanistica del Comune Carlo Masseroli e i rappresentanti di Pdl, Lega e opposizione si è chiusa ancora con una fumata grigia. La decisione finale sul patto per approvare il documento entro metà giugno arriverà oggi, alla vigilia del ritorno in consiglio dopo due settimane di trattative. L’assessore ha messo sul tavolo gli emendamenti che possono accogliere buona parte delle richieste dell’opposizione: da una maggior tutela del parco Sud a un aumento del verde e dell’housing sociale. La scelta a questo punto è solo politica, e ha una bandiera che entrambe le parti vogliono piantare: il tunnel Linate-Expo. Il Pd vuol prendersi il merito di averlo stralciato dal Pgt. «Se il centrodestra è pronto a recepire le nostre modifiche, per noi non trattabili, il Piano può «camminare» in aula più speditamente. Altrimenti, con tutta probabilità chi vincerà le elezioni del 2011 avrà il compito di scriverne uno nuovo». La maggioranza invece cerca la mediazione: il tunnel resta nel Pgt ma l’adozione viene rinviata al Piano urbano della mobilità. A turbare il futuro del Pgt però si è aggiunta ieri una sentenza del Tar che contesta la Valutazione ambientale strategica se non affidata a un ente terzo.
Intanto, il mondo degli immobiliaristi invita la politica a «mettersi una mano sulla coscienza». Si dichiara un «entusiasta sostenitore» l’ad di Citylife Claudio Artusi, convinto che rappresenti «un elemento di grandissima modernizzazione, il meccanismo della borsa delle volumetrie introduce un principio di equità». É in gioco «lo sviluppo e il bene della città nei prossimi trent’anni, giusto ragionare su come migliorare il documento, ma ad un certo punto i partiti devono fermarsi, incassare il massimo, e decidere». Richiama ad un «senso di responsabilità le forze politiche», a «stringere i tempi senza contrapposizioni strumentali» anche Manfredi Catella, amministratore delegato di Hines. La «certezza delle regole è fondamentale per i grandi fondi pensione, le grandi assicurazioni». L’attenzione è puntata anche sui progetti di riqualificazione degli ex scali Fs dismessi che il Pgt permetterà di trasformare in quartiere con residenze, parchi, uffici. Comune, Regione e Fs firmeranno l’intesa a giugno, le plusvalenze saranno reinvestite in mobilità.

Hines è in lizza per investire sulle aree: «Noi facciamo questo mestiere. Sia noi come attività italiana, sia il gruppo a livello internazionale sta raccogliendo importanti capitali di grandi investitori e quindi siamo sicuramente un interlocutore attento».

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