Piazza Affari chiude in calo una seduta negativa sull'onda dei nuovi timori sul debito greco e delle parole del presidente della Fed Ben Bernanke riguardo a una «crescita lenta» negli Usa. L'indice Ftse Mib ha segnato un -1,44% a 20.277 punti, mentre l'All Share ha ceduto l'1,46%. Gli indici hanno ampliato le perdite poco dopo un'apertura in lieve calo e hanno proseguito in netto ribasso per tutto il resto della seduta. A Milano è andata la maglia nera tra i principali listini europei, che il faro di Fitch sul rating sovrano degli Stati Uniti non ha favorito (l'agenzia internazionale minaccia un declassamento ad agosto). Tra gli altri titoli, prese di beneficio su Telecom Italia media dopo il rally di ieri. Ad appensantire il listino milanese un comparto finanziario molto debole con alcuni titoli bancari a guidare i ribassi: Banco popolare (-4,34%), Ubi (-3,28%), Mps (-3,10%), Bpm (-2,72%). Perdite più contenute per Intesa sp (-1,32%), Unicredit (-1,96%) e Mediobanca (-1,72%). In netto calo anche il risparmio gestito con Azimut (-3,23%), gli assicurativi con Fonsai (-2%) e Generali (-1,68%), e la cassaforte degli Agnelli, Exor (-3,39%). Tra gli industriali, non vanno molto meglio gli altri titoli del Lingotto (Fiat -2,07% e Fiat industrial -2,22%); giù Pirelli (-2,84%) e Finmeccanica (-2,23%).Energetici deboli con Enel (-1,51%) e A2a (-1,19%). Perdite molto più contenute per Eni (-0,25%). Nel lusso, scivola Tod's (-2,57%), ok Bulgari (+0,25%), unico titolo positivo del paniere principale. Tra gli altri titoli, affonda Maire Tecnimont (-14,64%) che fornirà una stima dell'impatto delle difficoltà in America Latina entro il termine di approvazione della semestrale. Prese di beneficio su Telecom Italia Media, dopo il rally di ieri in seguito alle voci su un possibile arrivo di Michele Santoro a «La7». Il titolo, sospeso per eccesso di ribasso poco dopo un avvio tonico, limita le perdite sul finale (-2,82%). Telecom ha smentito, in una nota, le indiscrezioni di stampa riguardo all'ipotesi di delisting del titolo.
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