Picchiarono a morte un tassista, chiesto il processo per omicidio volontario

Il 10 ottobre scorso Luca Massari venne colpito a calci e pugni dopo aver involontariamente investito un cane. I pm: «L'aggressione fu caratterizzata da una furia incontenibile». Tre gli imputati

Chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi per i tre aggressori di Luca Massari, il tassista picchiato a morte lo scorso 10 ottobre per aver investito e ucciso un cane con la propria auto in largo Caccia Dominioni. La richiesta è stata formulata dal pubblico ministero Tiziana Siciliano nei confronti di Michael Morris Ciavarella e dei fratelli Stefania e Pietro Citterio. In base a quanto ricostruito dal magistrato, Massari, 45 anni, il giorno dell'aggressione ha investito il cane della fidanzata di Pietro Citterio. Un attimo dopo Stefania Citterio «si è scagliata» contro il tassista, si legge nel capo di imputazione, «iniziando a colpirlo con pugni e spintoni» e urlandogli «ti ammazzo». Quindi sono intervenuti con una «furia incontenibile» il fratello e il fidanzato della donna, Ciavarella, il quale avrebbe sferrato «gli ultimi due micidiali colpi» al tassista, «tra cui una ginocchiata in pieno volto sferrata abbassando la testa del Massari, e una spinta finale» che ha fatto «cadere all'indietro la vittima del pestaggio, che urtava violentemente con la testa il marciapiede rimanendo privo di sensi». Ai tre imputati, Siciliano contesta un «concorso morale e materiale» nell'omicidio del tassista, morto l'11 novembre successivo senza mai riprendersi dal coma. Pietro Citterio risponde anche di incendio, per aver dato fuoco all'automobile di un testimone dell'accaduto il giorno dell'aggressione a scopo intimidatorio, e di minacce e percosse per aver aggredito lo stesso giorno un fotografo «con una scopa e a mani nude, sferrandogli diversi calci e pugni».

Un quarto imputato è accusato invece di favoreggiamento, perché avrebbe aiutato i tre aggressori «a eludere le indagini», sostenendo che l'unico ad aggredire Massari era stato Ciavarella, il primo a finire in carcere. L'udienza preliminare si terrà davanti al gup Stefania Donadeo, che deve ancora fissare la data.

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