Pioggia di chiamate, la gente aiuta le indagini

Pioggia di chiamate, la gente aiuta le indagini

Ore 18.07 di ieri. Sono passati pochi febbrili attimi alla Bovisa da quando il Bmw X5 grigio ha investito il povero vigile Niccolò Savarino all’angolo tra via Bellagio e piazza Alfieri e lo sta ancora trascinando sull’asfalto di via Varè, quando arriva la prima chiamata al pronto intervento del 118. Una telefonata seguita, subito dopo, a cascata, da altre sei chiamate di passanti e residenti testimoni della terribile scena. Nel frattempo decine di chiamate raggiungono il centralino della polizia municipale di piazza Beccaria, quello della polizia di stato in via Fatebenefratelli e quello del comando provinciale dei carabinieri in via della Moscova. Qualcuno avverte anche i vigili del fuoco. I numeri dell’aiuto vengono letteralmente presi d’assalto e bersagliati di chiamate al punto che, nel giro di qualche minuti, i centralini sono intasati. Alcuni ragazzi in via Varè addirittura tentano d’inseguire correndo il Suv in fuga.
Sul posto intanto il traffico si blocca, la polizia municipale giunta in forze sul posto, delimita con le fettucce isolanti la zona dell’investimento e quella dove il corpo maciullato del povero vigile è stato abbandonato in una enorme chiazza di sangue che copre più della metà della carreggiata. La gente si ferma. Chi non sa, chiede cosa sia accaduto. Ma chi sa, chi è stato testimone anche solo per un momento, vuole parlare con i vigili. «Forse quello che ho visto può essere utile...

- sussurra una signora prendendo per il braccio un vigile che sta per risalire sulla sua moto -. Accidenti...Non ho fatto caso alla targa...Quel poveretto, dovevate vedere lo strazio di quella scena» conclude portandosi le mani alla bocca come per trattenere un singhiozzo.

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