Continua a fare discutere il beauty contest sulle frequenze dedicate al digitale. Il meccanismo, che consiste in una gara non competitiva per l'assegnazione delle frequenze, nelle intenzioni sarebbe dovuto servire a garantire l'apertura del mercato italiano a soggetti diversi, per ora assenti. Non ha però mancato di provocare reazioni a catena da più parti e una pioggia di ricorsi sull'assegnazione gratuita delle frequenze destinate al digitale.
Ma alle critiche non ci sta il presidente Mediaset Fedele Confalonieri. "A noi non hanno mai regalato niente", commenta caustico in risposta alle polemiche. E aggiunge che le frequenze possedute da Mediaset "sono state comprate in passato, con un investimento di un miliardo e l'obbligo legato all'Antitrust di cederne ad altri il 40%". E neanche il beauty contest significherà, per Confalonieri, un regalo in senso stretto, se è vero che "anche con il beauty contest dovremo restituire un multiplex che abbiamo comprato, a dimostrazione che non ci hanno regalato mai niente".
E confronti tra le frequenze destinate al digitale e quella per le telecomunicazioni non se ne possono fare, continua il presidente di Mediaset. Se è vero infatti che l'asta per le telecomunicazioni c'è stata, e che quindi in quel caso non c'è stato nessun "regalo", se così lo si vuole chiamare, è altrettanto vero che "con le frequenze le tlc ci costruiscono un business, noi dobbiamo assicurare programmi, contenuti e raccolta pubblicitaria".
"C'è poi chi parla
di un duopolio collusivo", ha continuato Confalonieri, parlando al convegno "Italia audiovisiva: diritto d'autore e creatività". "Noi però non colludiamo con nessuno, e c'è chi è molto più forte di noi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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