Fisco e immobili, tra variazioni catastali e bonus edilizi: tutto quello da sapere

L’Agenzia delle Entrate intensifica i controlli su immobili rustici e rendite rivalutate, mentre chiarisce l’obbligo dell’attestazione Soa per tutti i bonus edilizi sopra i 516mila euro

Fisco e immobili, tra variazioni catastali e bonus edilizi: tutto quello da sapere
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L’obbligo di segnalare le variazioni catastali degli immobili è sempre stato in vigore e le lettere di compliance rappresentano solo un ulteriore strumento rispetto alle procedure adottate in passato. Durante il suo intervento a Telefisco 2025 del Sole 24 Ore, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, ha cercato di tranquillizzare i contribuenti su questo tema. L’Agenzia, infatti, sta inviando comunicazioni a coloro che non hanno notificato le modifiche catastali successive a lavori edilizi, e per la prima volta Carbone ha chiarito quali situazioni verranno monitorate con maggiore attenzione: in particolare, gli immobili ancora classificati come rustici o in corso di costruzione, soprattutto se è stato richiesto il superbonus. Saranno oggetto di verifica anche i casi in cui la rendita catastale risulti rivalutata oltre determinate soglie, con la necessità di aggiornare la documentazione presso gli uffici territoriali. L’approccio dell’amministrazione fiscale, assicura Carbone, rimarrà comunque improntato al dialogo, con l’obiettivo di evidenziare eventuali incongruenze tra le informazioni disponibili e gli interventi effettivamente realizzati.

Un altro dei chiarimenti più rilevanti forniti durante il convegno riguarda l’applicazione dell’attestazione Soa per i lavori edili di importo superiore a 516mila euro, che si conferma necessaria per tutte le tipologie di bonus edilizi, non solo per il superbonus e i casi di cessione del credito o sconto in fattura. Questo vincolo, stabilito dal decreto legge 21/2022, impone che le imprese incaricate di eseguire lavori sopra tale soglia siano in possesso della certificazione Soa, richiesta solitamente per gli appalti pubblici. La normativa richiama il decreto Rilancio del 2020, il che ha generato qualche incertezza sull’effettiva estensione dell’obbligo.

Tuttavia, secondo l’Agenzia delle Entrate, la circolare 10/E del 20 aprile 2023 ha dissipato i dubbi, chiarendo che la qualificazione Soa è un requisito valido sia per usufruire delle detrazioni fiscali sia per esercitare le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito. Questa disposizione coinvolge non solo il Superbonus, ma anche altre agevolazioni come il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus e il sismabonus.

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