"Non è in vendita": così la Danimarca aumenta le spese per la difesa della Groenlandia

Copenaghen lancia l'allarme per i rischi alla sicurezza nell'Artico a pochi giorni dalle polemiche scatenate dalle dichiarazioni di Trump

Groenlandia (Fonte: Voice of America - YouTube)
Groenlandia (Fonte: Voice of America - YouTube)
00:00 00:00

Come nella vita, le coincidenze pare esistano anche in politica estera. La Danimarca ha infatti annunciato un piano di spesa volto a rafforzare la sicurezza della Groenlandia ad appena due giorni dal post pubblicato da Donald Trump sul social Truth in cui il tycoon ha dichiarato che "ai fini della sicurezza nazionale e della libertà in tutto il mondo, gli Stati Uniti d'America ritengono che la proprietà e il controllo della Groenlandia siano una necessità assoluta". Il ministro della Difesa danese, Troels Lund Poulsen, ha però precisato che il pacchetto era stato pianificato in anticipo ed è “ironico” che la sua presentazione sia coincisa con la presa di posizione del presidente eletto americano.

Il governo danese intende spendere l’equivalente di circa 1,5 miliardi di dollari per rispondere alle minacce che incombono sulla sicurezza dell’area. Poulsen ha affermato che "per molti anni non abbiamo investito abbastanza nell'Artico, ora stiamo pianificando una presenza più forte". Il ministro della Difesa si è detto pronto a "collaborare con gli Stati Uniti" per garantire la protezione della Groenlandia. Nello specifico il quotidiano Jyllands-Posten rivela che il pacchetto include due pattugliatori della classe Thetis, due droni a lungo raggio, due squadre di cani da slitta, un aumento del personale militare danese in Groenlandia e un ammodernamento dell’aeroporto di Kangerlussuaq che permetterebbe di accogliere i caccia F-35.

Trump già durante il suo primo mandato aveva evocato il possibile acquisto della Groenlandia. “Non è in vendita”, aveva risposto all'epoca la premier danese Mette Frederiksen e il tycoon aveva reagito cancellando una visita a Copenaghen. “La Groenlandia è nostra”, ha ribadito in questi giorni il primo ministro groenlandese aggiungendo che "non siamo in vendita e non lo saremo mai. Non rinunceremo alla nostra lunga lotta per la libertà”. Il nuovo intervento del miliardario che entrerà in carica il 20 gennaio è arrivato in occasione dell’annuncio del prossimo ambasciatore americano a Copenaghen, Ken Howery, finanziere e cofondatore di PayPal, il quale ha già rappresentato gli Stati Uniti in Svezia.

La Groenlandia è un immenso territorio autonomo parte della Danimarca e per via della sua posizione e delle sue risorse naturali è al centro dell’interesse di Stati Uniti, Cina e Russia. In un rapporto pubblicato di recente il Danish Defense Intelligence Service ha lanciato l’allarme per il rischio di un confronto militare nell’Artico causato dalle iniziative sempre più ostili di Mosca. Nel documento si legge che la Federazione “dà la priorità alla regione e intende dimostrare la sua forza attraverso un comportamento aggressivo e minaccioso" che potrebbe condurre ad un'escalation senza precedenti. La collaborazione tra la Federazione e la Cina nell'Artico è un altro aspetto che viene attentamente monitorato.

L’importanza strategica della regione è notevole.

Come spiega la Reuters, in quest’area possono essere dispiegati sottomarini dotati di armi nucleari che, nascosti sotti i ghiacci, in caso di conflitto potrebbero colpire gran parte dei territori del Nord America, dell’Europa e della Russia. Inoltre, quella sopra al Polo Nord è la rottà più breve tra gli Stati Uniti e la Russia e missili balistici potrebbero attraversarla prima di raggiungere i loro obiettivi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica