"Democrazia sotto attacco": l'assalto frontale di Biden contro Trump

Nel corso della notte italiana Biden ha pronunciato il discorso sullo Stato dell'Unione trattando tutti i principali temi al centro della campagna elettorale. Basterà questa performance a salvare la sua campagna elettorale?

"Democrazia sotto attacco": l'assalto frontale di Biden contro Trump

Guerra a Gaza e in Ucraina, democrazia, immigrazione, economia, tasse e aborto. Questi sono solo alcuni dei contenuti affrontati da Joe Biden nel discorso sullo Stato dell’Unione (Sotu) al Congresso. Mai la posta in gioco è stata così alta per il presidente che nel corso della notte italiana si è presentato all’appuntamento politico definito come il più importante della sua lunga carriera. Simpatizzanti e detrattori del vecchio Joe hanno atteso l’annuale appuntamento politico sapendo che gli occhi dell’America sarebbero stati puntati non solo su cosa avrebbe detto l’attuale inquilino della Casa Bianca ma anche sul come e su quanto sarebbe apparso in forma e in grado di dissipare i dubbi sulla sua età.

Secondo i commentatori il discorso della durata di un’ora che ha ufficialmente dato il via alla campagna elettorale per le presidenziali è stato pronunciato da un Biden più energico del previsto. Diversi i momenti in cui Potus ha parlato a braccio rivolgendosi ai congressisti repubblicani che lo contestavano. E la sua performance, dopo le numerose gaffe registrate nelle scorse settimane, sembrerebbe aver messo a tacere, almeno per il momento, le voci sulla riduzione delle sue capacità cognitive. Come da attese, non sono inoltre mancati gli attacchi di Biden a Trump, sempre definito “il mio predecessore”, e i riferimenti alle sue dichiarazioni choc tra cui quella in cui ha invitato la Russia a fare ciò che vuole dei Paesi membri della Nato.

Le crisi internazionali

Ampio lo spazio dedicato dal presidente alla politica estera. “La storia ci guarda”, ha affermato Biden citando l’intervento del 1941 di Franklin Delano Roosevelt, quando Hitler minacciava il Vecchio Continente. La situazione oggi non è così diversa per il commander in chief che deve fare i conti con sanguinosi conflitti in Europa e in Medio Oriente che stanno testando i limiti delle alleanze Usa e incrinando il sostegno di una parte dell’elettorato dem.

Il mio messaggio a Vladimir Putin è semplice. Non ce ne andremo. Non ci piegheremo. Non mi piegherò”, ha scandito Biden che ha poi riaffermato il supporto all’Ucraina e chiesto ai repubblicani alla Camera di sbloccare il pacchetto di aiuti militari a Kiev. Ad ascoltare il Sotu, seduto vicino alla first lady Jill c’era anche Ulf Kristersson, il premier della Svezia, nazione appena entrata nella Nato.

La parte dell’intervento, già comunque anticipata, di cui si parlerà maggiormente nelle prossime ore è quella relativa all'impegno Usa per la costruzione di un “porto temporaneo nel Mediterraneo sulla costa di Gaza”. L’annuncio dell’iniziativa americana è stata accompagnata dalla richiesta al premier israeliano Benjamin Netanyahu di garantire assistenza umanitaria alla popolazione nella Striscia e ad un chiaro invito a lavorare per la nascita di uno Stato palestinese.

L'agenda interna

L’incendio però non divampa solo all’estero ma anche a Washington dove temi come il controllo dei confini e l’insoddisfazione per la gestione economica hanno prodotto una legislatura ad alto tasso di disfunzionalità. Trova posto nel Sotu la condanna di Trump per gli eventi legati all’assalto il 6 gennaio 2021 al tempio della democrazia americana.

Il presidente ha dedicato un’ampia parte del suo discorso ai temi economici, affermando di aver traghettato il Paese oltre "uno dei periodi più difficili della nostra storia" dichiarando che l'economia statunitense è tornata ad essere "l'invidia del mondo". Potus ha affermato che se sarà rieletto negherà sgravi e deduzioni fiscali alle grandi aziende e ai cittadini più ricchi del Paese, ha preannunciato che i tassi sui mutui per l’acquisto della casa scenderanno e ha proclamato che con la Cina vuole “competizione e non conflitto”. Ad applaudire il presidente c’era anche il leader dei metalmeccanici, il sindacalista Shawn Fain in segno di riconoscenza per l’appoggio fornito dalla Casa Bianca nei negoziati con i giganti dell'auto per l'aumento dei salari.

Sull’immigrazione Biden ha esortato Capitol Hill a lavorare per una riforma complessiva del tema in modo da risolvere l’emergenza al confine con il Messico e ha rassicurato che non demonizzerà gli immigrati dicendo che “avvelenano il sangue del Paese”. Un'altra stoccata a The Donald che di recente si è espresso in questi termini.

Il presidente ha infine promesso di ripristinare il diritto all'aborto a livello nazionale dichiarando che “le donne non sono prive di potere elettorale o politico. Non sto scherzando. Chiaramente coloro che si vantano di aver ribaltato la causa Roe v. Wade non hanno la minima idea del potere delle donne in America. Ma lo hanno scoperto quando la libertà riproduttiva era in ballo e ha vinto nel 2022, 2023, e lo scopriranno di nuovo nel 2024".

I toni usati dal presidente nel suo discorso programmatico, applaudito qualche volta su passaggi di politica estera dallo speaker repubblicano Mike Johson, sono stati all’insegna della determinazione e dell’ottimismo. "Vedo un futuro in cui salveremo il pianeta dalla crisi climatica e il nostro Paese dalla violenza delle armi. Soprattutto, vedo un futuro per tutti gli americani” ha detto Biden in conclusione del Sotu aggiungendo che il popolo americano "è la ragione per cui non sono mai stato più ottimista riguardo al nostro futuro”. Resta tutto da vedere se la sua performance sarà sufficiente per garantire il “reset moment” necessario per salvare la sua campagna elettorale.

La risposta di Trump

Il tycoon aveva già reso noto che avrebbe seguito la diretta dal Congresso promettendo la correzione di ogni singola parola pronunciata da Potus. E in effetti la reazione del repubblicano non si è fatta attendere. Sul social Truth ha definito il discorso sullo Stato dell'Unione "il peggiore della storia", "pieno di rabbia, di odio e polarizzante. Ha appena menzionato l'immigrazione, o il peggior confine nella storia del mondo. Non risolverà mai l'immigrazione, nè vuole farlo. Vuole che il nostro Paese sia inondato di migranti. La criminalità aumenterà a livelli mai visti prima e sta accadendo molto rapidamente!".

Sulla politica estera l'ex presidente ha rivendicato i suoi successi sostenendo che Biden "non ha fatto nulla per Israele in confronto a quello che ho fatto io" e durante il suo mandato "l'Iran era al verde". Invece con il suo successore alla Casa Bianca, denuncia Trump, Teheran si è "arricchita".

Pungente anche la risposta di rito al Sotu affidata alla senatrice del Gop Katie Britt: "il mondo libero merita di meglio di un leader indeciso e minore", afferma la parlamentare. E la distanza tra repubblicani e democratici, e le due Americhe che rappresentano, si fa sempre più ampia.

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