"Nuove sanzioni contro la Russia". Von der Leyen vola a Kiev e rassicura Zelensky

La presidente della Commissione Ue ha detto che la decisione degli Usa sul bloccare gli aiuti all'Ucraina è sovrana e non chiude la possibilità per il governo di Zelensky sull'adesione all'Ue

"Nuove sanzioni contro la Russia". Von der Leyen vola a Kiev e rassicura Zelensky
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"La prossima settimana presenteremo il nostro dodicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia". È questo l’impegno solenne preso da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, nel giorno della sua visita a Kiev dove ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky. Le dichiarazioni sul nuovo pacchetto di misure è la dimostrazione di come l’Unione europea voglia dare prova dell’incondizionata solidarietà all’Ucraina nella guerra contro la Federazione russa. Rivolgendosi ai componenti della Rada ucraina - il parlamento di Kiev - la presidente ha dichiarato: "Le nuove sanzioni toccheranno fino a cento nuovi individui". Le nuove misure, secondo i piani della Commissione europea, andranno a colpire il settore import-export e implicheranno un maggior rigore per quanto riguarda il tetto al prezzo del petrolio e più controlli per le aziende di Paesi terzi che raggirano le sanzioni.

Durante la conferenza stampa congiunta con Zelensky, Von der Leyen si è soffermata a lungo sulle azioni da implementare per isolare la Russia e metterla all’angolo, proponendo l’utilizzo degli asset russi congelati per la ricostruzione dell’Ucraina, devastata dalla guerra iniziata da Putin nel 2022: "Continueremo a far pagare la Russia per la sua guerra di aggressione". La presidente ha voluto specificare che tale proposta dovrà essere concordata tra i Paesi del G7 ed è il frutto di un lavoro intenso condotto dall’Ue con il supporto di Paesi alleati.

Per la prima volta dall’inizio delle ostilità tra i due Paesi dell’Est Europa, l’Unione europea si trova da sola a sostenere l’Ucraina nella sua lotta di resistenza senza l’appoggio degli Stati Uniti, dopo che lo speaker del Congresso, Mike Johnson, ha bocciato il pacchetto di 106 miliardi di aiuti per Israele e Ucraina. Lo speaker ha chiesto che le risorse per i due Paesi fossero scorporate, procedendo con la votazione per il supporto a Israele, mentre il pacchetto per l’Ucraina è stato rimandato a data da destinarsi. La numero uno della Commissione Ue è intervenuta sulla decisione degli americani, mostrando rispetto per quanto hanno stabilito: "Gli Stati Uniti sono stati forti sostenitori dell'Ucraina fin dal primo giorno dell'invasione russa, dimostrandosi affidabili non solo nel sostegno finanziario ma anche nelle capacità militari. La decisione su come procedere ora con gli aiuti a Kiev è interna e sovrana".

In occasione dell’incontro con la rappresentante dell’Unione europea, il presidente Zelensky le ha dato il benvenuto su “X” e sarebbe soddisfatto della sua visita, considerando che il conflitto israelo-palestinese ha reso il mondo più sordo alle urla di dolore del popolo ucraino: “Sì, è chiaro che la guerra in Medio Oriente sta distogliendo l'attenzione dall'Ucraina, questo è uno degli obiettivi della Federazione russa". Oltre a chiedere che l’attenzione nei confronti del suo Paese non cali, Zelensky ci ha tenuto a ribadire che la guerra contro la Russia non è “in stallo” e per proteggere la popolazione: "Non possiamo nemmeno pensare alla sconfitta. Non c'è alternativa".

Prima che la conferenza stampa giungesse a conclusione, Von der Leyen ha detto le istituzione europee sono rimaste soddisfatte dai passi in avanti fatti dall’Ucraina per aderire all’Unione europea e per questo la

Commissione Ue si impegnerà a presentare una relazione sulla proposta di allargamento: "Voglio dirvi quanto siamo impressionati dalle riforme che avete fatto mentre state combattendo una guerra esistenziale".

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