Presidenza Consiglio di Sicurezza Onu, tocca alla Russia. "Invito a una posizione responsabile"

Il portavoce del Cremlino Peskov ha sottolineato che la Russia è impegnata nel rispetto dei suoi obblighi e che ha assunto una posizione responsabile all'interno dell'organismo dell'Onu che si occupa del mantenimento della pace

Presidenza Consiglio di Sicurezza Onu, tocca alla Russia. "Invito a una posizione responsabile"
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La Russia è tornata alla guida del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Lunedì 1° luglio è iniziato il mese di presidenza della Federazione, con un invito da parte del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov rivolto a tutti gli Stati: “La Russia è impegnata nel rispetto dei suoi obblighi nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, dove assume una posizione responsabile e invita gli altri Paesi a fare lo stesso”.

"L'agenda al Consiglio di sicurezza dell'Onu è più che fitta, quindi c'è molto lavoro da fare", ha aggiunto Peskov. Il Consiglio di sicurezza è l’istituzione che si occupa del mantenimento della sicurezza e della pace internazionali in conformità con i principi delle Nazioni Unite. È composto da 15 membri, dieci temporanei e cinque permanenti: Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Cina e Russia. La presidenza è assegnata a turno a ciascun Paese, seguendo l’ordine alfabetico del nome in lingua inglese. La Federazione aveva presieduto il Consiglio l’ultima volta nell’aprile 2023 e da più parti ci si era interrogati sul ruolo di supervisione dei lavori che lo Stato invasore dell’Ucraina avrebbe potuto avere, considerando che le sue azioni erano e sono ancora oggi contrarie agli obiettivi dell’organo.

In molti, Kiev in testa, avevano chiesto l’espulsione della Russia dal Consiglio di sicurezza, un’eventualità praticamente impossibile senza riformare la Carta dell’Onu. La Federazione, infatti, bloccherebbe qualsiasi votazione grazie al diritto di veto. Al tempo, il rappresentante permanente di Mosca Vassilij Nebenzja aveva definito questa richiesta come “semplicemente assurda”, sottolineando che “coloro che usano questa demagogia a buon mercato per privare la Russia del suo legittimo status giuridico sono ben consapevoli del lato legale della questione” e che “la Russia è la continuatrice dell'Urss, soggetto di diritto internazionale che ha ereditato non solo i diritti e gli obblighi del suo predecessore, ma anche il suo stesso carattere giuridico. Lo status della Federazione Russa è ufficialmente riconosciuto dalla comunità internazionale”.

In ogni caso, la presidenza del Consiglio di sicurezza non gioverà in alcun modo agli obiettivi del Cremlino.

La presenza alle riunioni di Stati Uniti e Paesi europei, unita a varie questioni procedurali, impedirà alla Russia di introdurre oratori inappropriati o portare avanti risoluzioni sgradite al resto della comunità internazionale. In particolare per quanto riguarda l’Ucraina, non vi saranno stravolgimenti della situazione o della posizione delle Nazioni Unite.

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