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Truppe in movimento e telefonate di fuoco. Si alza la tensione lungo il confine meridionale tra Stati Uniti e Messico. Da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca il Paese ha ingaggiato un corpo a corpo con il vicino meridionale accusato di non fare abbastanza per frenare il flusso di migranti e fentanyl verso nord. Ecco quindi pronte contromosse muscolari.
Truppe Usa verso Sud
L'ultima in ordine di tempo è arrivata il 28 febbraio. Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha dato ordine di spostare verso il confine una forza di circa 3mila uomini. Tra questi 2.400 dovrebbero essere di una brigata motorizzata equipaggiata con veicoli corazzati leggeri Stryker e 550 di un battaglione di elicotteri. Secondo un paio di fonti sentite dal Washington Post i soldati farebbero parte della 4a divisione di fanteria e della seconda brigata Stryker, stanziate di base a Fort Carson in Colorado. Le stesse fonti danno però anche altri dettagli e cioè che del dispiegamento fanno parte anche altri soldati esperti in ingegneria e intelligence. Nel comunicato che ha confermato il dispiegamento si legge che l'obiettivo di "rinforzare ed espandere le attuali operazioni di sicurezza per sigillare il confine e proteggere l'integrità territoriale degli Stati Uniti".
Questo dispiegamento si aggiunge a quello avviato a metà gennaio quando circa 1.500 uomini vennero inviati a Sud per assistere la polizia di frontiera, la Us Customs and Border Protection, nell'individuare e bloccare i migranti che tentano di entrare negli Stati Uniti. In realtà, un po' come nel primo mandato quando alla fine vennero dispiegati fino a 8.000 soldati, Trump ha puntato a fortificare il confine meridionale. Una dottrina che punta da un lato a impedire l'ingresso di migranti irregolari, dall'altro bloccare il flusso di oppioidi sindetici e droghe che i cartelli messicani fanno passare oltre confine.
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Dall'Iraq all'incursione a Kursk: l'uso dei Stryker
Le decisioni degli ultimi giorni rappresentano a loro modo un salto di qualità nei rapporti tra Washington e i vicini e questo per varie ragioni. La prima è quella dei mezzi impiegati. Gli Stryker sono veicoli che possono ospitare fino a 11 soldati e normalmente sono equipaggiati con lancia granate e mitragliatrici. Pare che i mezzi verranno spostato via treno e via camion e per il momento pare siano indirizzati in pericolare verso l'Arizona, ma non è chiaro in quale zona.
Nell'area ci sono ben tre basi: un campo di volo dei Marines a Yuma, una base dell'aviazione a Tucson e un'istallazione dell'esercito a Fort Huachuca. In passato sono stati usati in massa nelle guerra in Afghanistan e Iraq, mentre negli ultimi anni l'amministrazione Biden li ha inviati a Kiev come veicoli di supporto e le forze ucraine li hanno usato in particolare per l'incursione nella regione di Kursk.
Gli Usa pensano a incursioni contro i narcos
La seconda ragione dietro questo salto di qualità sta nei movimenti diplomatici che avvengono nelle retrovie. Pare infatti che il segretario Hegseth abbia avuto una telefonata di fuoco con i vertici dell'esercito messicano. Il Wall Street Journal riporta di un colloquio durissimo. Il capo del Pentagono avrebbe lanciato un ultimatum: "O tagliate i legami del governo coi cartelli della droga oppure preparatevi ad azioni unilaterali". Gli ufficiali presenti alla telefonata si sono detti arrabbiati e scioccati.
Il senso di scoramento messicano deriva dal fatto che quello di Hegseth rappresenta un rincaro dopo la prima offensiva di Trump a inizio anno. Il presidente aveva infatti minacciato pesantemente il Messico di dazi molto duri nel caso in cui non si fosse impegnato a frenare migranti e droghe. La sensazione ora è che il dispiegamento di 10mila soldati centroamericani lungo la frontiera non basti, con il rischio che forze americane sconfinino in Messico per colpire direttamente i narcos.
Da tempo la Casa Bianca accarezza l'idea di un corpo a corpo coi cartelli ritenuti i responsabili, insieme alla Cina, per i flussi incessanti di fentanyl che arrivano nell'Unione. Non a caso il 19 febbraio il dipartimento di Stato presieduto da Marco Rubio ha deciso di inserire il cartello si Sinaloa, il Tren de Aragua e altre sei organizzazioni attive nel traffico di droga nella lista di organizzazioni terroristiche.
Droni contro i cartelli
Il dispositivo che la Casa Bianca sta dispiegando contro i cartelli si avvale anche di un uso più intenso di droni. Sotto la nuova amministrazione, ha scritto la Cnn, la Cia ha avviato un programma di sorveglianza sul suolo messicano con droni MQ-9 Reaper. Per ora i velivoli senza pilota non sono armati, ma negli scorsi anni sono stati usati in modo massiccio, in particolare a partire dall'amministrazione di Barack Obama, per colpire cellule terroristiche in Siria, Iraq e Somalia.
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In passato, ha scritto ancora la Cnn, il programma era concordato con il Messico, ma ora le cose potrebbero cambiare.
I viaggi più recenti dei droni sono stati comunicati al Congresso dalla Casa Bianca attraverso una notifica speciale riservata ai programmi segreti sotto copertura della Cia che l'agenzia è libera di negare. Questa notifica non menziona in alcun modo eventuali coinvolgimenti dei partner messicani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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