"Volontà di cancellare gli ebrei da questa regione è un atto di antisemitismo. Terrorismo che deve essere combattuto"

È durato oltre un'ora il faccia faccia a Tel Aviv tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il premier israeliano Benjamin Netanyahu.

"Sono felice di essere qui. Ho pensato che fosse molto importante venire qui di persona per portare la solidarietà del governo italiano e del popolo italiano, e per dirti che dalle immagini che abbiamo visto per noi è incredibile quello che è successo due settimane fa. Mostrano qualcosa più di una semplice guerra, mostrano la volontà di cancellare gli ebrei da questa regione ed è un atto di antisemitismo. E dobbiamo combatterlo, oggi come ieri".

Netto e inequivocabile il sostegno espresso dalla Meloni al leader israeliano. "Noi difendiamo il diritto di Israele a esistere, a difendere la sicurezza dei propri cittadini". E ancora: "Comprendiamo assolutamente che è un atto di terrorismo che deve essere combattuto. Pensiamo e crediamo che voi siate in grado di farlo nel migliori dei modi, perché noi siamo diversi da quei terroristi".

Netanyahu a Meloni: "Vinceremo battaglia contro barbarie"

"Dobbiamo sconfiggere questa barbarie", ha detto il premier israeliano. "È una battaglia tra le forze di civiltà e barbari mostri che hanno ucciso, mutilati, violentato, decapitato, bruciato persone innocenti. Questo è un test, un test di civiltà. E lo vinceremo". Il premier ha poi ringraziato la Meloni per essere "venuta in questi tempi bui". Ed ha concluso: "Ci aspettiamo che tutti i Paesi che hanno combattuto l’Isis, combattano Hamas".

Meloni: "Garantire accesso umanitario a Gaza"

In una nota di Palazzo Chigi si legge che "il colloquio con il primo ministro, Benjamin Netanyahu, è stato un’occasione per avere un aggiornamento sulla situazione e fare il punto alla luce della Conferenza del Cairo.

Il Presidente del Consiglio, nel ribadire il pieno diritto di Israele a difendersi secondo il diritto internazionale e a vivere in pace, ha sottolineato l’importanza di garantire l’accesso umanitario a Gaza e una prospettiva di pace per la regione".