Affitti brevi, stretta del Viminale: stop a key-box e accessi da remoto

Circolare del capo della Polizia, anche in vista del Giubileo: i gestori devono controllare di persona l'identità degli ospiti delle strutture

Affitti brevi, stretta del Viminale: stop a key-box e accessi da remoto
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Nuovo giro di vite sugli affitti brevi. Dopo il decreto legge che obbliga dal primo gennaio del prossimo tutti i titolari case vacanze di dotarsi del Cin (Codice Identificativo Nazionale), nonché di prevedere l'installazione di determinati dispositivi di sicurezza e la presentazione al Comune della Segnalazione certificato di inizio attività (Scia), arriva il bando delle keybox, quelle scatolette che si aprono con una combinazione e che i proprietari di casa lasciano attaccate sui cancelli o portoni per permettere l'ingresso degli ospiti e il check-in a distanza.

Il capo della Polizia Vittorio Pisani ha infatti inviato alle Prefetture una circolare in cui si vieta l'utilizzo delle keybox e dell'identificazione da remoto dei documenti per l'accesso alle strutture ricettive a «locazione breve». In base alle norme, si legge nella circolare, «appare con chiarezza che la gestione automatizzata del check-in e dell'ingresso nella struttura, senza autorizzazione de visu degli ospiti, si configuri quale procedura che rischia di disattendere la ratio della previsione normativa, non potendosi escludere che, dopo l'invio dei documenti in via informatica, la struttura possa essere occupata da uno o più soggetti le cui generalità restano ignote alla questura competente». In conclusione, la circolare ribadisce che «in un momento storico delicato, caratterizzato da eventi che a vario modo impongono un elevato livello di allerta, si conferma l'obbligo posto a carico dei gestori di strutture ricettive di ogni genere o tipologia di verificare l'identità degli ospiti mediante verifica di viso della corrispondenza tra persone alloggiate e documenti forniti, comunicandola alla questura territorialmente competente». La circolare fa riferimento all'intensificazione del «fenomeno delle locazioni brevi su tutto il territorio nazionale legate ai numerosi eventi politici, culturali e religiosi in programmazione nel Paese» che comprende anche l'imminente Giubileo della Chiesa cattolica le cui celebrazioni avranno inizio il prossimo 24 dicembre e alla «difficile situazione internazionale», da cui la «necessità di attuare stringenti misure finalizzate a prevenire rischi per l'ordine e la sicurezza pubblica in relazione all'eventuale alloggiamento di persone pericolose o legate ad organizzazioni criminali o terroristiche».

L'iniziativa del Viminale è stata accolta con soddisfazione sia dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè che dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri. «È un passaggio essenziale per prevenire rischi e garantire un'esperienza turistica serena e positiva, sia ai visitatori che agli operatori», commenta la ministra.

Mentre il primo cittadino di Roma sottolinea: «La circolare che chiarisce il divieto dei check-in a distanza, rendendo di fatto inutile il ricorso a lucchetti e cassettine che deturpano le nostre strade e impediscono controlli di sicurezza adeguati».

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