L'ex deputato Vladimir Luxuria dà le pagelle alle first ladies di casa nostra dopo il Gay Village di Roma dello scorso fine settimana. Intervistata dal Fatto Quotidiano ha rispedito al mittente le accuse di alcuni intellettuali del mondo Lgbt che hanno visto come un sacrilegio la presenza di Francesca Pascale alla manifestazione. Luxuria rivendica di averla invitata personalmente e alla parola imbarazzo risponde che "l'imbarazzo dovrebbero provarlo tutti quegli esponenti della sinistra, chiamiamoli così, che continuano a mostrarsi ipocriti in tema di diritti civili. Se oggi mi ritrovo a chiedere di darci una mano anche alla Pascale è perché il centrosinistra ha sempre promesso di fare quello che non ha mai avuto il coraggio di fare negando a questo paese scelte di civiltà".
Promossa a pieni voti la compagna di Berlusconi, alleata a sorpresa nelle battaglie civili che Luxuria porta avanti da anni. L'ex deputato fa affidamento sull'ascendente che la donna ha sul suo compagno, che tenendo fede proprio a una dichiarazione della Pascale ha rivisto la sua posizione sui matrimoni gay e ha deciso di sostenerli. Una battaglia tradizionalmente più di destra che di sinistra. Luxuria spiega l'anomalia con l'identikit che fa di Agnese Renzi, moglie del presidente del Consiglio. "Qualcuno di molto affidabile mi dice che sia la first lady a frenare il premier sui diritti civili. È una bigotta, una cattolica osservante".
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