Ap punge sul bonus bebè ma chiude al centrodestra

Gli alfaniani in una riunione di maggioranza al Senato hanno puntato il dito per le scelte fatte sul bonus bebè

Ap punge sul bonus bebè ma chiude al centrodestra

Alternativa Popolare torna a criticare le scelte del governo. Gli alfaniani in una riunione di maggioranza al Senato hanno puntato il dito per le scelte fatte sul bonus bebè. Ad esprime forti critiche è stata la capogruppo a palazzo Madama, Laura Bianconi: "Sono abituata a rispettare i patti, fedele al principio che quando si stringe un accordo si onora". Poi la stessa capogruppo elenca alcune cifre e di fatto fa "i conti in tasca" al provvedimento: "Si vocifera, infatti - sottolinea - che in merito alle risorse stanziate sul bonus bebè queste non sarebbero quelle concordate, ma diverse e cioè 185 milioni per il 2018 e 200 per il 2019 e 200 milioni per il 2020. Se fosse così è chiaro che non solo saremmo insoddisfatti ma soprattutto sarebbe per Ap inaccettabile un’ipotesi simile. Pretendiamo perciò il rispetto dei patti". Ma Alternativa Popolare pensa anche al suo futuro con la direzione nazionale del partito. Una direzione abbastanza agitata che mette il partito di Alfano davanti ad alcune scelte da fare in vista del voto del 2018. E nell'intervento di introiduzione di Angelino Alfano viene affrontato il tema in modo netto e chiaro: "Esclusa una alleanza col centrodestra".

Ipotesi questa poi confermata anche del coordinatore nazionale del partito, Maurizio Lupi: "Adesso mettersi a discutere di un'alleanza con il centrodestra nel momento in cui il suo capo politico (Berlusconi, ndr) non ci vuole sarebbe, detto tra noi, da coglioni. Le opzioni in campo sono due: o trasformare in alleanza politica l'alleanza di governo con il Pd, come ci è stato formalmente proposto da Lorenzo Guerini, oppure andare da soli, e voi sapete come la penso". Dunque

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