"Assieme a Ginevra mi sento più forte. Biden le ha fatto visitare la Casa Bianca»

La premier in un'intervista esclusiva a «Chi»: «A Palazzo Chigi sembra di stare su un ottovolante. L'Italia stupisce il mondo»

"Assieme a Ginevra mi sento più forte. Biden le ha fatto visitare la Casa Bianca»
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Giorgia Meloni si è presa una pausa vacanziera, dopo il trionfo elettorale, la ricezione dell'incarico dal presidente Sergio Mattarella e anni di progressione politica senza soluzione di continuità (fenomeno tuttora in corso). La premier si è concessa qualche giorno in Puglia, in una masseria, con la sua famiglia, più un passaggio in Albania. Chi la conosce sa che la premier non è solita spezzare il ritmo. In un'intervista rilasciata a Chi, rivela di sentirsi su un «ottovolante», da quando risiede a Palazzo Chigi, con tutte le cadenze che un mezzo di quel tipo comporta. E per quanto ogni tanto spunti un «desiderio» di «normalità», non c'è alcuna intenzione di scendere. Anche perché «sai che quello che stai facendo ha uno scopo, un senso più grande», rammenta. Però tirare il fiato è essenziale. «A un certo punto - racconta - la stanchezza eccessiva rischia di farti perdere lucidità e concentrazione. Poi si sa che la Puglia è una delle mie mete preferite, se non fosse che è la principale nemica delle mie diete», ironizza. Dunque subito la geopolitica, dato che quella regione italiana costituisce «un ponte naturale tra Occidente e Oriente, per questo il governo l'ha scelta per ospitare i lavori del G7 nel 2024».

Non è facile guidare un Paese e fare la mamma in sincrono. La Meloni svela il metodo e non nasconde il sacrificio. «Le rinunce sono tante, sicuramente. A volte mi manca la quotidianità, le piccole cose, anche le più semplici. La mia vita è sempre stata una gara contro il tempo, ma ora lo è come mai prima. Per questo faccio ogni giorno i salti mortali per comprimere al massimo la mia folle agenda e ritagliare più tempo possibile per stare con mia figlia Ginevra. Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo e non possiamo permetterci il lusso di sprecarlo», continua. E di tempo da dissipare, la Meloni non ne ha. Vale per ogni ruolo che svolge. «Tutte le volte che lo ritengo possibile porto con me Ginevra - prosegue, riferendosi pure alla visita alla Casa Bianca - sia per stare un po' insieme sia per farle vivere nuove esperienze. Con lei al mio fianco mi sento più forte». I politici, al netto dell'esposizione mediatica e dei vortici in cui si ritrovano, restano persone. La presidente del Consiglio lo sottolinea: «Il presidente Joe Biden è stato molto gentile a voler far visitare a Ginevra la Casa Bianca. Ma anche molti altri leader, nei vari viaggi nei quali ho portato mia figlia, hanno mostrato la loro attenzione e simpatia. Alla fine abbiamo tutti gli stessi problemi: padri e madri costretti troppo a lungo a stare lontano dai figli, che cercano di fare del loro meglio per compensare quell'assenza o per limitarla al massimo», chiosa, rispetto a questo tema.

Da capo dell'esecutivo ma anche da presidente di Fdi e dell'Ecr, la Meloni tiene il timone dell'Italia pure al di fuori dei nostri confini. E sta incarnando il ruolo di leader in chiave occidentale. Sui rapporti internazionali, la presidente dice di andare particolarmente d'accordo con il premier inglese Rishi Sunak. «Sia io che lui abbiamo affrontato un tabù nelle nostre nazioni: io sono la prima donna presidente del Consiglio in Italia, lui è il primo premier britannico figlio di immigrati». Poi il futuro. L'obiettivo meno smart per se stessa è «smettere di fumare», mentre la palestra resta il mezzo di fuga preferito. E poi c'è anche la corsa, che la premier vorrebbe riprendere. Il finale è ancora riservato al tempo. Quello in cui la Meloni potrà guardarsi «indietro». «Tra qualche anno - immagina - , quando questa esperienza sarà finita, e sapere che non avrei potuto fare di più.

Essere fiera di quello che ho realizzato. Insomma, fare semplicemente ciò che è giusto per l'Italia. E restituire al nostro popolo quel pizzico di orgoglio, coraggio e fiducia che gli servono per tornare a stupire il mondo».

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