Battaglia finale per Kherson. E l'Ue addestrerà gli ucraini. "Ora è il momento di agire"

Si combatte per Kherson, la città strategica in mano ai russi, ma se gli ucraini riusciranno ad avanzare la battaglia sarà lunga e sanguinosa

Battaglia finale per Kherson. E l'Ue addestrerà gli ucraini. "Ora è il momento di agire"

Si combatte per Kherson, la città strategica in mano ai russi, ma se gli ucraini riusciranno ad avanzare la battaglia sarà lunga e sanguinosa. Nel frattempo la Ue prepara un piano di addestramento delle forze ucraine. Benzina sul fuoco di un conflitto senza fine con le forze di Kiev che tentano il colpo a effetto sul fronte meridionale.

La controffensiva ucraina è ancora a una cinquantina di chilometri dal centro di Kherson, ma in un paio di quartieri della città sono scoppiati ieri violenti scontri a fuoco. Corpi speciali ucraini si infiltrano da mesi nell'area dove esiste una rete clandestina di partigiani. Nelle strade dei quartieri di Pivnichnyi e Tavriiskyi si sentivano intense sparatorie. Forse uno degli obiettivi era il carcere per liberare i detenuti pro Ucraina. Alla fine le squadre di infiltrati, che volevano seminare il panico con un attacco dietro le linee, sarebbero state annientate. La città contesa, però, è rimasta per ore senza elettricità e anche l'approvvigionamento dell'acqua sarebbe stato interrotto. Alcune immagini girate con i telefonini mostrano colonne di fumo nero alla periferia. Il capo dell'amministrazione russa della regione, Vladimir Leontiev, ha ammesso che la «situazione è tesa» a causa di potenti attacchi missilistici negli ultimi due giorni. Secondo il filo russo «probabilmente circa un centinaio di missili in totale hanno colpito la città». Il comando ucraino ha annunciato di avere centrato i ponti con i barconi organizzati dai russi dopo i bombardamenti nelle scorse settimane alle strutture fisse e puntato sui traghetti che portano rifornimenti. L'obiettivo è tagliare fuori le forze russe sul lato occidentale del fiume Dnipro e bloccare l'arrivo di rinforzi già partiti dalla vicina Crimea.

Gli ucraini stanno bombardando anche Kyselivka, dove sono concentrate le forze russe, 30 chilometri da Kherson in direzione di Mykolaiv sulla strada principale che l'esercito di Kiev vorrebbe utilizzare per l'avanzata. Altri attacchi sono segnalati più a nord nell'offensiva annunciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. Il suo consigliere, Oleksiy Arestovych, ha chiarito che si tratta di «un'operazione lenta e pianificata», non «un attacco su vasta scala», ma che sarà vincente nel tempo. Il grosso delle forze ucraine si trova fra i 30 e 50 chilometri dalla città e probabilmente attende rinforzi che dovrebbero arrivare in 48 ore dopo l'addestramento inglese. Zelensky avvisa i russi: «Scappate o arrendetevi. Non c'è altra scelta».

Il ministero della Difesa russo ha ovviamente annunciato che la controffensiva Ucraina è stata una disfatta. Il portavoce, generale Igor Konashenkov, ha dichiarato che «sono stati eliminati oltre 1.200 militari ucraini». La 128ima brigata di montagna giunta all'Ucraina occidentale sarebbe stata decimata. Numeri e dichiarazioni da prendere con la dovuta cautela a causa della guerra di propaganda. L'unica certezza è che la battaglia per Kherson sarà lunga e sanguinosa.

A Praga si è svolta ieri la riunione informale dei ministri della Difesa della Ue, dove l'Alto rappresentante dell'Unione europea per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell ha avanzato con forza la richiesta di addestrare gli ucraini. «Certo, la Russia non sarà contenta - ha ammesso - come non è contenta del fatto che già forniamo all'Ucraina aiuti militari». Secondo Borrell «tutti gli Stati membri si sono trovati chiaramente d'accordo» sulla missione.

Si è deciso di avviare i contatti con Kiev «per definirne i parametri d'assistenza». Un altro passo verso il confronto diretto con Mosca, che allontana qualsiasi spiraglio di mediazione europea. E l'Italia manderà 250 soldati in più in Kosovo per tamponare un altro possibile fronte alle porte di casa.

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