Da Alessandro Di Battista arriva una sfida diretta al Partito democratico. L'attivista pentastellato sul proprio profilo Facebook ha stilato una mini agenda contenente tre punti fondamentali per costituire - dal suo canto - una positiva maggioranza con il Movimento 5 Stelle: "Insisto. Un grande potere contrattuale deve imporre grande coraggio sui temi". E pretende, "da cittadino e da persona che negli anni ha dato anima e corpo al Movimento", il rispetto e l'attuazione di questi tre step.
L'agenda
Al primo posto figura la revoca delle concessioni autostradali ai Benetton: "Un gruppo che ha socializzato i costi e privatizzato i profitti e che dopo la tragedia del Ponte Morandi non deve più toccare palla".
Il secondo no viene rifilato a Giovanni Malagò: "Si porti a compimento la riforma dello sport per togliere potere clientelare dalle mani di Malagò (avvistato due giorni fa “stranamente” all'Olimpico accanto a Veltroni)".
Terzo e ultimo punto riguarda una legge durissima sul conflitto di interessi, ma anche contro "l'accentramento di potere, immenso male del nostro Paese. Non era solo un problema riguardante Berlusconi evidentemente".
Di Battista ha infine ribadito che il nemico principale degli interessi dei cittadini è il deep State (lo Stato occulto): "A me interessa contrastarlo. Sono le mie idee e le idee devono restare protagoniste. Io non ho sentito nessuno del PD pronunciarsi su questo in questi giorni".
Una durissima risposta è arrivata dal grillino Luigi Gallo, presidente della commissione Cultura della Camera: "Chi
esplicitamente sta perseguendo la strada del voto o del ritorno con la Lega contro la volontà del gruppo parlamentare e di Beppe Grillo non può dettare condizioni a nessuno. Un'altra occasione persa per stare in silenzio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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