Alessandro Di Battista è convinto che il governo abbia "preso a schiaffi" la famiglia Benetton, ma nel MoVimento 5 Stelle non la pensano tutti alla stessa maniera, anzi. La considerazione di Di Battista, grillino della prima ora ma oggi fuori dall'agone istituzionale, è arrivata mediante un commento pubblicato in video sui social network: "Io non ricordo, nel Paese dove tutti gli scandali finiscono a tarallucci e vino, una famiglia di potenti presa a schiaffi come è stata presa ieri notte a schiaffi la famiglia Benetton", ha detto l'ex parlamentare pentastellato, così come riportato dall'Agi.
Il fatto che la decisione del governo presieduto da Giuseppe Conte sui Benetton sia sfavorevole al gruppo societario è piuttosto discussa nell'opinione pubblica. Ma il punto, in questo caso, non è questo. Oltre che sulle "balle" di Di Maio, un accento - di questi tempi - può essere posto pure sulla polemica interna che le dichiarazioni di Di Battista hanno scatenato all'interno dell'organizzazione creata da Grillo e Casaleggio. L'espressione dell'ex parlamentare, infatti, non è piaciuta a tutti.
Alessandro Di Battista, che è anche impegnato sul fronte del futuro grillino (non è per esempio chiaro quando si svolgerà il congresso interno), ha proseguito nella sua disamina: "Io - ha proseguito - sono molto soddisfatto e guardate che non sono obbligato a difendere le scelte del governo. Non volevo il governo col Pd e ho criticato in passato M5S quando l’ho ritenuto opportuno, per esempio sulla questione Descalzi". Di Battista ha insomma rivendicato libertà d'opinione. Quasi come a dire che il suo punto di vista non poteva essere tacciato d'essere filo-governativo. Come premesso, però, qualcuno nel MoVimento 5 Stelle ha reagito alle dichiarazioni.
Roberta Lombardi, ex candidata alla presidenza della Regione Lazio e ora consigliere regionale, ha voluto dire la sua mediante Twitter. Un commento - quello della Lombardi - che non è risultato in linea con quello di Di Battista: "Caro @ale_dibattista lo Stato serve il Bene Comune, non gli interessi privati. Esclude i potenti dalla gestione della Cosa Pubblica. Li mette alla porta, come con i #Benetton su #Autostrade, ma non li prende a #schiaffi, parlando la loro stessa arroganza. #leparolesonoimportanti". Di Battista, insomma, avrebbe esagerato per mezzo dell'espressione utilizzata.
Il fatto che Roberta Lombardi replichi ad Alessandro Di Battista può nascondere una spia di come vadano le cose tra le fila grilline di questi tempi: durante i fasti iniziali è emersa molta meno litigiosità. Oggi i grillini si contraddicono via social, forse anche per via di qualche ragione correntizia. Luigi Di Maio, qualche giorno fa, ha detto che il congresso per il MoVimento 5 Stelle non rappresentava una priorità. La reazione economico-sociale alla pandemia è di sicuro più importante.
Valutando da un punto di vista politico la bagarre che si è innescata tra la Lombardi e Di Battista, però, sembrerebbe di poter dire che il congresso è già iniziato. Un congresso per ora solo mediatico che non sembra essere troppo unitario.
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