Inflazione stabile a giugno ma con i prezzi dell'energia in decisa risalita. Secondo le stime preliminari Istat, a giugno l'indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e dell'1,3% annuo (come nel mese precedente). I beni energetici hanno accelerato lievemente da +13,8% di maggio a +14,1% sia nella componente regolamentata (da +16,8% a +16,9%) sia in quella non regolamentata (da +12,6% a +12,8%). Le rilevazioni del ministero dello Sviluppo hanno invece evidenziato il rincaro dei prezzi medi dei carburanti che si attestano, in modalità self service, a 1,625 euro al litro per la benzina e a 1,486 euro per il gasolio. Tali dinamiche hanno allarmato le associazioni dei consumatori.
Non si palesano rischi concreti di una perdita di potere d'acquisto via effetto prezzi», ha spiegato in una nota l'Ufficio studi di Confcommercio ma «l'eventuale perdurare delle tensioni dal lato materie prime energetiche e dei costi di trasporto potrebbe condurre nei prossimi mesi a una significativa risalita dell'inflazione complessiva». Ottimista, invece, il centro studi Confindustria che nella congiuntura flash di giugno ha evidenziato che il Pil è «in deciso recupero già nel secondo trimestre». L'accelerazione delle vaccinazioni ha favorito una ripartenza dei servizi anticipata di 1-2 mesi rispetto al previsto.
Questo trend si affianca al consolidamento in atto dell'attività industriale e, dunque, è presumibile che il recupero si rafforzi nel terzo e quarto trimestre del 2021. Con l'allentamento delle misure anti-Covid da fine aprile e le riaperture l'attività nei servizi è tornata a espandersi e anche l'export cresce sopra i livelli pre-crisi.
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