Ad Atene dove era diretto da Vilnius, in Lituania, il volo Ryanair FR4978 con 171 passeggeri a bordo, è arrivato solo dopo una rocambolesca avventura da spy story. I passeggeri si sono ritrovati prima dirottati su un'altra rotta per poi essere sbarcati a Minsk, in Bielorussia, dove all'arrivo hanno assistito all'arresto del blogger Roman Protasevich, 26 anni, oppositore bielorusso ricercato per aver organizzato le proteste dello scorso anno contro il leader autoritario Alexander Lukashenko. «Anche la fidanzata è stata arrestata e trattenuta sullo stesso volo», ha scritto il canale Twitter dell'opposizione bielorussa Belarus Free Thatre, aggiungendo che non ci sono «informazioni su dove si trovino o in quali condizioni siano».
L'atterraggio forzato è stato ordinato proprio da Lukashenko, che ha fatto scortare il volo commerciale della Ryanair a Minsk da un Mig-29, ufficialmente per motivi di sicurezza. Le autorità bielorusse si sono giustificate parlando di un presunto allarme bomba lanciato dall'aereo e poi rivelatosi falso. Ma la spiegazione non ha convinto la comunità internazionale e il dirottamento e l'arresto hanno scatenato la rabbia della Ue. Da tutta Europa e dal Regno Unito si sono levate voci di sdegno e preoccupazione oltre alla richiesta formale, da parte delle autorità di Bruxelles, di consentire ai passeggeri di proseguire il loro volo, come poi avvenuto dopo diverse ore di attesa. La Farnesina ha espresso la sua «ferma condanna» e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato di una «violazione inaccettabile delle regole internazionali di navigazione aerea». Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha definito l'accaduto un «atto criminale di terrorismo di Stato» e ha chiesto al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che si appresta ad accogliere i 27 capi di Stato e di governo per un vertice oggi a Bruxelles, di approfittare dell'appuntamento per discutere di sanzioni immediate contro Minsk. Anche la Nato è intervenuta chiedendo un'inchiesta internazionale: «Questo è un incidente serio e pericoloso».
La leader dell'opposizione bielorussa, Svetlana Tikansovskaya, ha scritto su Twitter che «il regime ha costretto l'atterraggio dell'aereo a Minsk per arrestare l'attivista Roman Protasevich, che rischia la pena di morte in Bielorussia». La Tikansovskaya ha chiesto «il rilascio immediato di Raman, indagini dell'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile e sanzioni contro la Bielorussia». Il deputato slovacco Vladimir Bilcik ha attaccato il presidente bielorusso: «Lukaschenko non può prendere in ostaggio i voli in Unione europea. Questo è un atto di ostilità inaccettabile. Dobbiamo rispondere con misure molto più dure nei confronti del regime di Minsk». Secondo i media locali l'aviazione militare avrebbe ordinato l'atterraggio del volo di linea Ryanair mentre sorvolava lo spazio aereo bielorusso, altre fonti riferiscono che Lukaschenko avrebbe ordinato di intercettare il volo per un presunto allarme bomba. La notizia dell'arresto di Protasevich è stato inizialmente data dall'organizzazione bielorussa per i diritti umani Viasna, che ha definito il dirottamento del volo una mossa senza precedenti di Minsk.
Poi è stata confermata da Nexta, il canale d'informazione dell'opposizione fondato da Protasevich, che le autorità bielorusse ritengono un'organizzazione estremista. Nexta è tra gli organizzatori e promotori delle proteste di massa che si sono svolte in Bielorussia dalla contestata vittoria di Lukaschenko alle elezioni dello scorso agosto.
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