Il bimbo che torna a sognare con l'aiuto della fida Wendy

Il piccolo Hunter ha una paralisi celebrale che gli impedisce di camminare normalmente. Ma grazie al suo alano ora riesce a fare lunghe passeggiate

Il bimbo che torna a sognare con l'aiuto della fida Wendy

Lui si chiama Hunter e potremmo definirlo un ragazzino in continuo movimento. Ama fare le sue escursioni sulla proprietà della famiglia ad Alfred nel Maine (USA), esattamente come fanno tanti altri bambini. Di più, Hunter ha camminato, l'anno scorso, attraverso i più grandi parchi nazionali degli Stati Uniti e del Canada con i suoi genitori, sua sorella e la fida compagna Wendy, un Alano che pesa più di lui. Un gigante buono, talmente buono che è diventato il «fratellino» che gli ha reso possibile tutto questo. Sì perché Hunter, se ascoltiamo i medici che lo seguono, non potrebbe camminare. Quando il ragazzino, che ora ha 10 anni, doveva iniziare a camminare, i genitori si sono accorti che più che altro scivolava e rotolava in modo inconsueto. Portato dal pediatra, è stato subito indirizzato al centro ortopedico di Boston, dove gli è stata diagnosticata una paralisi cerebrale. I medici hanno tentato con le più moderne fisioterapie, ma i miglioramenti stentavano a manifestarsi.

Hunter ha cominciato a usare il deambulatore per andare in giro. «Questi girelli vanno bene - scherzava Hunter - per chi vuole andare lentamente, non per chi vuole camminare veloce». Dice il papà che il ragazzino camminava male ma, in compenso, era testardo più di un mulo. Infatti è riuscito a distruggere due girelli in un anno. Non poteva sopportare di camminare così lento.

Tra iniezioni di tossina botulinica e fisioterapia intensiva, il tono muscolare di Hunter guadagna qualcosa in cinque anni, ma i suoi problemi di equilibrio peggiorano e i medici capiscono che, nonostante gli sforzi della famiglia, il bambino non riesce a recuperare più di tanto.

A questo punto contattano il «Progetto cane» a Ipswich, nel Massachusetts, una scuola dove si addestrano cani per persone disabili. «Troppo giovane» sentenziano gli educatori, ma i Van Brocklins sono testardi come il figlio. «Proviamoci». Hunter, con il suo strano modo di camminare e la sua ostinazione, incanta il fondatore della scuola che decide di abbinare al bambino un cane addestrato per chi ha problemi di mobilità. I genitori sanno che, prima che si instauri il giusto feeling tra cane e bambino ci possono volere dai due ai cinque anni.

In pochi giorni la strana coppia stupisce i medici che lo hanno in cura da sempre. I miglioramenti sono già evidenti. Nei successivi mesi i genitori e i sanitari stentano a credere a quel che vedono. Hunter cammina piuttosto spedito e il cane lo sostiene sul lato sinistro come fosse un deambulatore. Hunter arriva a camminare indipendente per brevi distanze. Rimangono però le gravi condizioni delle anche e per quelle occorre un intervento chirurgico che avviene a gennaio.

Poi la lunga riabilitazione la cui prima componente è Wendy, ormai il più miracoloso fisiatra del bambino. «Io amo Wendy e lei ama me - dice Hunter - e vi assicuro che assieme scaleremo l'Everest». E Hunter è un ragazzo testardo.

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