I Carabinieri di Milano, con il supporto dei colleghi di Napoli, hanno catturato il killer della 'ndrangheta Massimiliano Sestito, evaso dai domiciliari a Pero, nel milanese, il 30 gennaio scorso. Il fuggiasco è stato rintracciato e catturato dai Carabinieri presso la Stazione Circumvesuviana di Sant'Anastasia in provincia di Napoli.
Sestito si era dato alla latitanza alla vigilia della sentenza della Cassazione che avrebbe potuto rendere definitiva la sua condanna all'ergastolo per l'omicidio nel 2013 del boss Vincenzo Femia. Il verdetto della Suprema corte era stato poi rinviato, alla fine di febbraio. Cinquantadue anni, Sestito era evaso rompendo il braccialetto elettronico . La sua fuga aveva destato scalpore, e anche qualche polemica visto che nonostante le gravi accuse si trovava ai domiciliari. Peraltro Sestito era già evaso nell'agosto del 2013, mentre si trovava in regime di semilibertà concessa dal carcere romano di Rebibbia, ed era stato poi riarrestato mentre si trovava in vacanza al mare, nel Salernitano. Il killer ha quindi condanne per due omicidi, una per l'assassinio di un appuntato dei carabinieri nel 1991, Renato Lio, e l'altra per il boss, appunto, Vincenzo Femia, nel 2013. Era stato scarcerato da Terni il 12 febbraio scorso su provvedimento emesso nel giugno precedente dalla Corte d'Assise d'Appello di Roma. I domiciliari erano stati concessi su richiesta della difesa.
All'Arma dei carabinieri le congratulazioni del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: «Complimenti all'Arma dei Carabinieri per la cattura di Massimiliano Sestito, pericoloso esponente della 'ndrangheta». Soddisfazione è stata espressa dal governatore calabrese Roberto Occhiuto: «Mai più domiciliari per questo malavitoso».
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