Il certificato ha funzionato: ora va tolto

Nel dibattito sul destino del Greenpass la voce di Susanna Tamaro è importante, soprattutto perché, ospitata in prima sul quotidiano principale (per copie) del paese, dimostra la follia di chi evoca la "dittatura sanitaria"

Il certificato ha funzionato: ora va tolto

Nel dibattito sul destino del Greenpass la voce di Susanna Tamaro è importante, soprattutto perché, ospitata in prima sul quotidiano principale (per copie) del paese, dimostra la follia di chi evoca la «dittatura sanitaria». Secondo no vax e no Green pass l'«infame tessera verde», come la chiamano, sarebbe infatti l'architrave della «dittatura Draghi»: ma non si è mai vista una dittatura a cui ci si può opporre cosi liberamente. Non vogliamo entrare nel merito delle critiche della scrittrice, di cui ci sentiamo di condividere la preoccupazione per la metastasi burocratica e dirigista.

È ovvio che il Green pass dovrà essere tolto, quando la sua funzione sarà finita. Anche per dimostrare che i suoi oppositori vaneggiano allorché ne prevedono un uso eterno. Se tuttavia abbia veramente cessato di essere utile, non sapremmo: eliminarlo troppo bruscamente o prima del tempo potrebbe avere effetti collaterali pericolosi. Ma questo lo dovrà decidere il legislatore, con l'ausilio della comunità scientifica. Bisogna però essere molto chiari nell'affermare che il green pass ha funzionato, è stato fondamentale, dunque la decisione del governo di introdurlo, alla fine dell'estate scorsa, è stata saggia e lungimirante. Quale era ed è infatti la funzione del lasciapassare sanitario? Quella di spingere gli italiani a vaccinarsi, un obbligo mascherato. Ora non v'è ombra di dubbio, che la campagna vaccinale, zoppicante prima della introduzione del green pass, sia poi partita bene e con indubbio successo. Se non ci sono state chiusure, se non è stata limitata la libertà degli italiani, come invece nei periodi precedenti, lo si deve al vaccino, e a fortiori al green pass, che ha obbligato a ricorrervi. L'alternativa a una debole vaccinazione sarebbero state, oltre a un numero imprecisato di morti, le chiusure, cioè la limitazione della libertà di tutti. Quindi non è il green pass ad averci tolto la libertà, semmai l'ha resa possibile. Chi vi si opponeva e vi si oppone dovrà ammettere, alla fine, di essersi sbagliato. Si sono sbagliati.

Ci siamo sbagliati, in realtà, perché anche chi vi scrive, e anche da queste colonne, si era dimostrato molto scettico. In Italia è raro si tenda a rivedere i propri giudizi: si passa dagli estremi dell'amnesia a quelli del pentimento, con la variante comunista, l' autocritica.

Invece non c'è nulla di male ad ammettere che una valutazione, avanzata appena il green pass venne introdotto, è stata poi invalidata dall'empiria e dall'esperienza. Estrarre lo smartphone per mostrare il codice, è molto meno limitante per la libertà, che restare imprigionati nella propria abitazione.

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