Charlotte, web-star a 12 anni "Che fatica essere un idolo"

La giovanissima influencer con 230 milioni di clic: "Tanti fan sono una responsabilità. Ferragni? Sarò me stessa"

Charlotte ha 12 anni. Adora cantare, ballare. Le piace truccarsi, anzi «disegnare» sul volto. È ghiotta di sushi. A scuola digerisce male la matematica. Una ragazza come tante che come tante non è. Charlotte ha 600mila follower, di età compresa tra i 4 e i 16 anni. Ha già realizzato quasi 400 video, totalizzando 230 milioni di visualizzazioni su Youtube con punte di 6 milioni a video. È una youtuber. Youtuber di professione, anche se è appena passata in terza media. Ha già scritto un libro, ne ha in programma un altro da scrivere quest'estate. Produce magliette e gadget e ha già alle spalle almeno una ventina di presentazioni sui palcoscenici di mezza Italia.

È stata lei ieri pomeriggio a inaugurare il Caffè della Versiliana, lo storico appuntamento degli intellettuali a Marina di Pietrasanta, in provincia di Lucca, che quest'anno ha scelto di aprire la rassegna con lei sul palco e davanti un pubblico di piccole fans con gli occhioni spalancati e i cerchietti tra i capelli tutte pronte a mettersi in fila per fare una domanda al loro «idolo». Un idolo. Lei, a 12 anni, lo sa. E lo dice. «Non so perché - Ma mi vedono così, mi considerano un punto di riferimento. Mi fanno domande, mi chiedono consigli sulla vita». La vita di bambine. Amicizie. Gelosie. Come conquistare il cuore di qualcuno. E lei risponde mentre fa merenda («mai con pane e cioccolata perché altrimenti mi vengono i brufoli») con la consapevolezza di essere un modello. «È anche difficile avere questa responsabilità» dice mentre scuote la mano e allunga il sorriso per salutare le bambine che la guardano. Oggi ha le unghie lunghe di plastica tinte di viola e la maglietta che ha cominciato a produrre con i fenicotteri. Fino a due anni fa giocava con le bambole. Ma nello stesso tempo a 8 anni ha realizzato quel suo primo video in cui con una pozione magica si trasformava in una sirenetta. Un po' di battaglia con la mamma che remava contro. Ma con l'aiuto del papà lo ha postato. Ed è stato un boom. In un attimo 100 mila visualizzazioni che sono diventate ben presto un milione. Così adesso babbo Gennaro si è trasformato nel suo manager a tempo pieno e mamma Yulia controlla ogni riga di ogni messaggio che arriva su ogni canale social. Da Tik Tok a Instagram, passando per YouTube. Charolotte che di cognome fa Moccia ma artisticamente si chiama solo M. «perchè il papà all'inizio non voleva rendere pubblico il suo cognome» ha le idee parecchio chiare sul presente ma soprattutto sul suo futuro. Da grande si vede «attrice, influencer o modella. Se dovesse andare male lavorerò con i bambini che mi piacciono tanto... magari la maestra». Però non ha modelli di ispirazione. «Ferragni? No voglio diventare me stessa». E com'è Charlotte? «Sono determinata, mi appassiono a tutto... e molto precisa in tutto quello che faccio. Il mio armadio ad esempio è ordinatissimo». Un «museo» le fa eco la mamma che non perde una parola di quello che dice la figlia. «Sono anche permalosa e testarda. Se mi metto in testa una cosa non mollo». Così sveglia al mattino, colazione e ginnastica «per tonificare gli addominali», poi scuola, amici e video.

«Non più di 4 ore al giorno, però..». La sua vita è già scadenzata da questo che lei chiama hobby e che di fatto è diventato un lavoro per il quale guadagna. Quanto? Cerca lo sguardo dei genitori mentre scuote la testa «Non lo posso dire...».

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