Chiara e l'allergia fatale: morta dopo il ristorante

Choc anafilattico dopo una cena per una 24enne. Inutile l'iniezione col farmaco che aveva con sé

Chiara e l'allergia fatale: morta dopo il ristorante

Una serata come tante, le chiacchiere e gli scherzi con gli amici, le coccole con il fidanzato mentre cenavano tutti insieme nel ristorante dove la conoscevano da tempo.

Ma domenica qualche cosa è andato storto e l'allergia con cui da sempre Chiara Ribechini conviveva se l'è portata via. La ragazza pisana, residente a Navacchio, che avrebbe compiuto 24 anni tra pochi giorni, è morta per un probabile choc anafilattico. Sul caso la Procura ha aperto un'inchiesta e ha disposto accertamenti sul ristorante e sulle materie prime impiegate per cucinare le pietanze.

La vittima domenica era in compagnia del fidanzato e della sua comitiva e aveva scelto l'agriturismo di Colleoli di Palaia per passare la serata. Lì, per i proprietari, non era un'estranea e tutti sapevano bene che era fortemente allergica ai latticini.

Quando i ragazzi avevano già pagato il conto e si stavano alzando per andare a salutare i proprietari ed andar via, Chiara ha iniziato a sentirsi male. Subito si è iniettata il farmaco che portava sempre con sé, sapendo che era l'unica cosa da fare quando aveva un attacco forte di allergia. Ma la crisi respiratoria era sempre più forte e aumentava invece di diminuire. Preoccupati e non sapendo cosa fare, gli amici l'hanno subito caricata in auto per accompagnarla nel più vicino ospedale, quello di Pontedera, che dista mezz'ora di strada dall'agriturismo. Ma al pronto soccorso la ragazza non è mai arrivata.

Il fidanzato, vedendo che non si riprendeva ma anzi andava peggiorando ogni istante di più, si è fermato e ha chiamato un'ambulanza, che li ha raggiunti all'altezza di Ronta, frazione di Pontedera. I medici del 118 hanno cercato di rianimare Chiara, le hanno praticato il massaggio cardiaco e hanno fatto di tutto per strapparla alla morte, ma il cuore della ragazza si è fermato.

Il fidanzato e i suoi amici in lacrime hanno visto morire quella ragazza, sempre sorridente e positiva, sempre ottimista, nonostante il problema di salute. E non hanno potuto fare nulla. Il corpo è stato trasferito all'istituto di medicina legale dell'università di Pisa ed è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Nelle prossime ore verrà effettuata l'autopsia che dovrebbe dare qualche risposta in più per capire cosa ha portato al decesso.

I proprietari dell'agriturismo sono già stati ascoltati dagli investigatori e non riescono a darsi pace per quanto accaduto, tantomeno una spiegazione.

Intanto la sindaca di Cascina, Susanna Ceccardi, sul suo profilo Facebook ha

testimoniato la sua vicinanza alla famiglia della ventitreenne. «Una triste pagina per il nostro comune che ha perso nella notte una giovane cittadina per una vera disgrazia - ha scritto -. Esprimiamo cordoglio alla famiglia».

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