Ciclone Bonomi, Confindustria di lotta

L'uomo di Assolombarda designato presidente: "Governo smarrito, pregiudizi anti-imprese"

Ciclone Bonomi, Confindustria di lotta

Carlo Bonomi è il presidente designato di Confindustria. Ieri il consiglio generale di Viale dell'Astronomia, attraverso una procedura di voto telematica certificata da un notaio, lo ha indicato come successore di Vincenzo Boccia con 123 voti a favore contro i 60 della concorrente Licia Mattioli, vicepresidente dell'associazione industriale attorno alla quale si era coagulata buona parte dell'establishment della Capitale, spesso decisivo in passato per la vittoria (Unindustria Roma e Lazio però era con Bonomi).

L'imprenditrice torinese non ha nascosto il proprio disappunto per la sconfitta. «Sono sorpresa molto più che amareggiata per l'esito del voto. Ero consapevole di dover sfidare un insieme di forze consolidato ma non posso non chiedermi dove siano finiti i voti dei tantissimi che mi avevano espresso formale sostegno», ha dichiarato.

Il presidente di Assolombarda (l'associazione territoriale più «pesante» che riunisce Milano, Lodi e Monza e Brianza) ha concluso in maniera brillante una cavalcata brillante iniziata lo scorso 3 ottobre con l'assemblea al Teatro alla Scala alla presenza del capo dello Stato. L'assenza di schede bianche e di schede nulle certifica quanto emerso a inizio febbraio quando la commissione di designazione di Confindustria sollecitò Mattioli al passo indietro in quanto i voti raccolti erano meno di metà di quelli pro Bonomi.

In vista cambiamenti al vertice di Viale dell'Astronomia. A partire dal direttore generale Marcella Panucci, in carica dalla presidenza Squinzi e destinata a passare la mano. Forte di consensi trasversali (tra i grandi elettori ci sono senz'altro Marco Tronchetti Provera, e Gianfelice Rocca, ma anche una «past president» come Emma Marcegaglia), Bonomi è chiamato, in primo luogo, a far partire la fase di «ricostruzione».

L'altro compito è trovare unità visto che il 33% degli industriali non si riconosce nelle sue posizioni. E su questo tema ha battuto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. «L'auspicio è che Carlo sia il presidente della ricostruzione e per questo gli saremo tutti vicini, per lavorare uniti e insieme» aggiungendo che « dobbiamo riscoprire lo spirito di comunità di Confindustria, se vogliamo trasferirlo al Paese».

Incassata la disponibilità al dialogo di Cisle Uil (la Cgil è rimasta èpiù defilata), a Bonomi sono giunti gli auguri dei due leader del centrodestra, entrambi milanesi. «Buon lavoro a Carlo Bonomi, chiamato a svolgere un compito delicato. Sono certo che saprà farlo con l'autorevolezza che ha dimostrato alla guida di Assolombarda», ha commentato Silvio Berlusconi. «I migliori auguri: ci sarà bisogno di tutti e a maggior ragione di imprenditori e industriali coraggiosi per far ripartire il nostro Paese», ha twittato Matteo Salvini.

Il 30 aprile il consiglio di

Confindustria dovrà esprimersi sulla squadra di Bonomi, mentre l'ultima parola, da statuto, spetterà all'assemblea privata dei delegati del 20 maggio. Il timone di Assolombarda passerà al vicepresidente vicario Alessandro Spada.

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