Laura Boldrini ci teneva e ci è andata: la presidente della Camera dei Deputati è in prima fila nella manifestazione organizzata oggi dalla sinistra a Como contro l'estremismo di destra e il neofascismo.
Parlando in un assolato capoluogo lariano, la terza carica dello Stato ha parlato del "dovere di tutte le forze democratiche" di essere qui, biasimando la "troppa indulgenza col fascismo" che a suo dire c'è stata in Italia. "La Costituzione è di tutti, nessuno escluso, dunque essere qui è un dovere, per me come terza carica dello stato, ma è un dovere anche di tutte le forze democratiche - spiega la Boldrini - "Dobbiamo riuscire a fare di tutto per affermare i nostri principi, lo stato di diritto e il fatto che nessuno può imporsi così come e successo a Como senza frontiere: non è accettabile in un paese democratico."
La presidente della Camera si è espressa con molta durezza anche contro il sindaco di centrodestra di Como, Mario Landriscina, che aveva negato il proprio assenso alla manifestazione, evitando di parteciparvi: "Io non riesco veramente a capire come ci si possa sottrarre a una manifestazione che vuole stabilire questi valori. Dobbiamo anche capire che queste provocazioni, queste azioni violente, queste intimidazioni, non vanno più sottovalutate", ha commentato la presidente di Montecitorio."
Il raduno di oggi arriva a pochi giorni di distanza dal blitz di un gruppo di skinhead durante una riunione di un gruppo di attivisti pro-migranti proprio a Como e dopo l'irruzione di un
altro gruppo di neofascisti di Forza Nuova nel cortile della redazione del quotidiano La Repubblica, dove gli estremisti di destra hanno contestato la linea editoriale del giornale e hanno invitato al boicottaggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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