"Trattate con l'Est", "Vergogna" E ora è lite tra Conte e Salvini

Ancora un appello del presidente del Consiglio al centrodestra, ma si tratta solo di una manovra per ottenere l'intercessione nei confronti di quei paesi dell'area Visegrad che si oppongono al Recovery Fund

"Trattate con l'Est", "Vergogna" E ora è lite tra Conte e Salvini

Dopo aver deciso tutto in modo autonomo e senza la partecipazione del Parlamento durante l'emergenza Coronavirus, salvo qualche appello di facciata ad una collaborazione poi mai concretamente richiesta alle opposizioni, il premier Giuseppe Conte ha nelle scorse ore rivolto un accorato appello al centrodestra per ottenere la partecipazione di alcuni suoi rappresentanti ai cosiddetti "Stati generali".

La pomposa manifestazione, organizzata dal presidente del Consiglio a Villa Pamphilj, ha aperto i battenti nella giornata di ieri, sabato 13 giugno, ma è stata di fatto disertata dai membri delle opposizioni, fin da subito critici nei confronti del teatrino allestito per dar lustro ad un governo in caduta libera di consensi.

"Mentre il governo è riunito a Villa Doria Pamphili per raccogliere proposte e idee", aveva affondato sui social Giorglia Meloni,"molti italiani aspettano ancora la Cassa integrazione di marzo".

"Ambiente, lavoro e infrastrutture, tra cui Ponte sullo Stretto e Statale 106, problemi dei pescatori e degli agricoltori. Ho preferito essere oggi qui a Reggio Calabria piuttosto che in una villa romana con i Vip di Conte. Le nostre proposte le abbiamo presentate e le presenteremo nella sede appropriata, di cui il governo in questi mesi si è quasi dimenticato: il Parlamento", aveva dichiarato proprio ieri Matteo Salvini su Facebook.

Nonostante la forte ostilità del centrodestra, tuttavia, Giuseppe Conte si è prodigato in un nuovo appello alla collaborazione, viste in particolar modo le difficoltà sue e dell'Unione Europea a trattare con i paesi dell'area Visegrad. Evidentemente un contatto privilegiato con essi farebbe molto comodo al premier, il che traspare proprio dalle sue parole. "Venite agli Stati generali. Anche alla fine della prossima settimana, dopo che avremo ascoltato tutte le parti sociali e gli enti locali. Ci serve il vostro aiuto, in nome dell’interesse nazionale con i Paesi dell’Unione Europea che hanno un governo di destra, in particolare i Paesi del gruppo di Visegrad. In nome dell’interesse nazionale". Il Recovery Fund, priorità del presidente del Consiglio, è un'opzione fortemente osteggiata da tali Stati.

Questo ennesimo tentativo ha fatto saltare la mosca al naso di Salvini, che stamani ha nuovamente commentato l'invito ricevuto, replicando in modo piccato. "Questo signore non conosce vergogna", ha esordito il leader del Carroccio, come riportato da "Il Corriere".

"I cosiddetti Paesi di Visegrad hanno governi democraticamente eletti, mentre lui tratta con governi sanguinari come Cina e Iran.

Non capisco questo appello che proviene da una villa, mentre si scopre che un milione di persone aspettano la cassa integrazione che forse non riceveranno mai. Il signor Conte ignora che i problemi veri sono a Parigi e Berlino, oltre che nel suo governo, non a Varsavia e Budapest", ha concluso.

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