La violenza del mondo anarchico non si placa e si temono nei prossimi giorni altri blitz mirati. Un'escalation così repentina - dalle dichiarazioni di solidarietà ad Alfredo Cospito, in sciopero della fame da 100 giorni per la sua detenzione al 41 bis, alle azioni dimostrative in Italia e in Europa - da mettere in allarme il governo. Tanto che sono stati disposti servizi di vigilanza più severi ai potenziali obiettivi sensibili, come magistrati, forze dell'ordine e giornalisti. Il timore degli investigatori è che la vicenda Cospito abbia provocato una fusione tra pezzi eterogenei dell'antagonismo, determinando una saldatura tra anime solitamente distanti tra loro. «A un innalzamento della tensione è doveroso far seguire un innalzamento dell'attenzione, stiamo seguendo con molta cura quello che sta succedendo», ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi al Tg4 ribadendo che queste azioni non condizioneranno le scelte future.
Domenica notte gli ultimi atti dimostrativi riconducibili alla campagna dei gruppi anarchici: a Milano sono state lanciate molotov contro le auto della municipale e a Roma sono state date alle fiamme cinque auto aziendali nel parcheggio della Telecom. In allerta il capo della polizia, Lamberto Giannini, che sta seguendo la situazione su tutto il territorio nazionale. «Queste violenze e queste proteste si stanno ripetendo e la situazione dovrà essere esaminata con la massima attenzione. Stiamo facendo indagini, sono state già identificate e segnalate all'autorità giudiziaria oltre 40 persone. È in corso la visione dei filmati per accertare le singole responsabilità». A Milano è l'antiterrorismo che indaga sulle due auto della polizia locale, parcheggiate in viale Tibaldi, raggiunte da due bottiglie incendiarie. Altri tre-quattro ordigni simili sono stati trovati in un parco vicino al luogo dell'incendio. Per ora non risultano rivendicazioni. Nel fascicolo, a carico di ignoti, si ipotizzano i reati di incendio e di danneggiamento. In Procura ne è stato aperto anche un altro sulla busta con proiettile e con la A di «anarchia» recapitata a fine dicembre al pg di Torino Francesco Saluzzo, che sostiene l'accusa contro Cospito, di cui ha chiesto la condanna all'ergastolo.
Dopo gli scontri di sabato sera non lontano dal carcere di Regina Coeli e al lancio di una molotov contro un commissariato in zona Prenestina, la capitale è stata di nuovo teatro di azioni dimostrative. Cinque auto col logo Tim sono state date alle fiamme nel piazzale della sede della Telecom a Montesacro. Su una cabina elettrica poco distante sono state trovate alcune scritte contro il 41 bis. Gli anarchici hanno rivendicato: «Che lo Stato assassino e i padroni sappiano che questo è solo l'inizio e più che una minaccia è una promessa». A Torino, dove venerdì notte è stato incendiato un ripetitore, ieri si è tenuto un vertice in Procura sugli anarchici.
La deputata di Fratelli d'Italia Chiara Colosimo, infine, ha pubblicato su Twitter un messaggio ricevuto in cui viene minacciata da un presunto anarchico. «Attenta a quando parli di Cospito, brutta fascista inutile». «Non ho paura», il commento della parlamentare.
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