Medici, infermieri e personale sanitario sono diventati veri e propri eroi di questo tempo difficile contrassegnato dall’emergenza coronavirus. Figure troppo spesso sottovalutate oggi ammirate e osannate dagli italiani che vedono in loro una sorta di faro di speranza e di forza in questi tempi bui carichi di dolore e paura. Valorosi guerrieri che stanno combattendo nella prima linea degli ospedali una battaglia contro un nemico invisibile ma pericolosissimo, assetato di sangue e pronto ad agire nell’ombra per portare morte e sofferenza. Ma il tributo riservato a questi "soldati" bardati di tute protettive, guanti e mascherine sembra limitarsi alle sole parole. Belle sì ma troppo spesso cariche di vuota retorica. Di azioni concrete verso questi eroi dei tempi moderni se ne registrano poche. Il loro grande impegno al momento non sembra essere ripagato in termini economici. Perché in fondo le parole non costano mentre un aumento di stipendio sì.
In pratica è quanto denuncia Matteo Salvini che ha commentato sui social quanto successo ieri sera in Commissione Bilancio al Senato dove è stata bocciata la proposta della Lega che aumentare in modo sostanzioso gli stipendi di chi lavora nel mondo della sanità. Partito Democratico e M5S a quanto pare hanno detto no.
"Incredibile. Bocciata in Commissione Bilancio al Senato (voti contrari di PD e 5Stelle) la proposta della Lega 63.0.2 che chiedeva di aumentare lo stipendio di medici, infermieri e personale sanitario che stanno lottando contro il virus, detassando il 70% del loro stipendio". La stessa misura era stata prevista dal governo per il personale delle Olimpiadi 2026. Il leader leghista ha spiegato che non bastano i "grazie" e le pacche sulle spalle perché "donne e uomini che rischiano (e purtroppo perdono) la vita per salvare altre vite, meritano anche riconoscimenti concreti". Salvini, infine, ha chiesto in modo polemico il perché del No proveniente dai due partiti che sostengono il governo Conte:“'Cari' parlamentari della maggioranza, perché avete bocciato questa proposta? Perché?”.
L’ex ministro dell’Interno già nei giorni scorsi aveva avvertito governo e maggioranza che la Lega era sì disposta a collaborare in questo momento
difficile per il Paese ma non da semplici spettatori. "Non fate da soli e ammettete qualche errore", aveva affermato Salvini. Nonostante l'emergenza coronavirus si prevedono tensioni politiche nelle prossime ore.
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