Corte dei Conti, il censore del governo si occupava di piste ciclabili per il Pd

Gallo era consigliere comunale a Firenze. Porte girevoli tra dem e giudici contabili

Corte dei Conti, il censore del governo si occupava di piste ciclabili per il Pd
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Giampiero Maria Gallo (al pari di Marcello Degni) è un giudice della Corte dei Conti. Il suo nome figura come relatore nell'ultimo rapporto (maggio 2023) della Corte dei Conti sullo stato di salute delle finanze pubbliche durante il governo Meloni. È uno dei giudici che ogni anno si incarica di comporre le pagelle all'esecutivo di centrodestra sul fronte dell'utilizzo delle risorse pubbliche. I giudizi della Corte dei Conti, da quando a Palazzo Chigi è sbarcata la capa di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, non sono teneri. La Corte ha bocciato alcune misure varate da Meloni. Per fare alcuni esempi: i giudici hanno criticato i provvedimenti sul contante e sul pos, la spesa per il ponte sullo Stretto e i presunti tagli alla Sanità. Ma chi le dà queste pagelle? Chi firma i documenti critici il governo di destra? Nel rapporto sulla finanza pubblica del 17 maggio 2023 c'è la firma, in qualità di relatore, di Giampiero Maria Gallo. Un nome che ai comuni mortali non dice nulla. Al contrario è molto conosciuto negli ambienti di sinistra. Il relatore Gallo, prima di approdare in Corte dei Conti, è stato consigliere comunale del Pd a Firenze con la delega alle piste ciclabili.

A nominarlo, nell'agosto del 2017, sarà l'allora presidente del Consiglio Pd Paolo Gentiloni. Gallo lascerà gli scranni del Consiglio comunale di Firenze. Nel 2017 l'allora premier Gentiloni compie una vera e propria infornata di nomine alla Corte dei Conti. Con Gallo sarà nominato anche il famoso Marcello Degni. In totale le nomine targate Gentiloni saranno 12: un record. Si diventa giudice contabile per concorso o per nomina diretta da parte del governo (fino a un massimo di 36). A ricostruire in modo il sistema delle porte girevoli tra Pd e Corte dei Conti è stata lunedì sera la trasmissione Quarta Repubblica su Rete 4. Gallo e Degni non sono gli unici casi di magistrati contabili arrivati dalla sinistra. Un altro nome è quello di Silvia Scozzese. Anche lei nel 2017 entra in Corte dei Conti grazie al decreto di Gentiloni, arrivando direttamente dalla giunta Pd di Roma guidata dall'ex sindaco Ignazio Marino. Ma non è finita. Scozzese, nel 2021, lascia l'incarico in Corte per rientrare in politica al fianco dell'attuale sindaco Roberto Gualtieri, assumendo l'incarico di vicesindaco e assessore al bilancio. La passione del Pd per la Corte dei Conti non è nuova. Anche gli ex capi di governo Letta e Renzi non si sono risparmiati. Letta ne ha nominati 5 in 10 mesi di governo, Renzi 8. Grazie a Gentiloni sbarca in Corte dei Conti, nel 2017, Alberto Stancanelli, che prima di diventare giudice contabile era stato collaboratore di Prodi e Bassolino.

Nel 2021 Stancanelli lascia la magistratura contabile per accomodarsi sulla poltrona di capo di gabinetto di Gualtieri. E poi Fabia D'Andrea, ex segretaria della ministra Lorenzin, e Carmelo Pezzuto, ex staff di Luigi Di Maio al Mise.

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